La nostra Premier ha tenuto fede alla promessa di recarsi in visita informale presso la residenza estiva del collega e omologo Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica d’Albania, nella provincia regionale di Valona nella parte meridionale del Paese delle aquile prescelto da oltre mezzo milione di connazionali italiani per le proprie vacanze
Fonti informative assolutamente attendibili indicano Giorgia Meloni, capo del governo e leader di Fratelli d’Italia, in viaggio da Brindisi – trovandosi in vacanza in Puglia – verso l’altra riva dell’Adriatico a bordo di un traghetto di linea assieme alla propria famiglia, con il compagno e conduttore televisivo Andrea Giambruno e la piccola figlia Ginevra. Una volta approdata a Valona, Giorgia Meloni e familiari raggiungeranno Dhermi, una località perla marittima dove il Primo Ministro albanese trascorre il proprio soggiorno estivo con la moglie Lindita e il figlio più giovane.
La scelta di Giorgia Meloni assume una duplice rilevanza: da una parte, conferma l’alto livello dei rapporti istituzionali e politici fra i nostri due Paesi uniti dal mare; dall’altra, ribadisce il clima di totale amicizia e sintonia che esiste fra i due leader governativi, al di là di ogni distinzione politica, essendo a livello europeo Giorgia Meloni a capo del movimento conservatore ed Edi Rama numero due dello spagnolo Pedro Sanchez nel PSE, l’internazionale socialista del vecchio continente.
In considerazione del profilo apicale del momento conviviale, è immaginabile che esso, pur essendo informale, non sarà limitato alla mera cortesia: le questioni binazionali sino infatti molto significative, sul fronte sia economico che geopolitico.
L’Albania infatti è ottimo Paese alleato dell’Italia nelle sedi mondiali di Nato e ONU, e dal Paese delle aquile corre il tassello decisivo per l’arrivo e per quello che sarà il raddoppio dell’attuale gasdotto del Tap essenziale per la diversificazione delle fonti di energia. Non secondario, inoltre, l’approccio nei confronti della guerra russa in Ucraina, che vede i due leader totalmente schierati a sostegno del Popolo di quest’ultimo Paese e del presidente Zelensky, oltre che allineati sul tema delle sanzioni.
Ulteriori capitoli di estrema, vitale importanza riguardano il perfezionamento degli accordi tecnici e politici per il riconoscimento contributivo e previdenziale italo albanese, che riguarda oltre cinquecentomila fra lavoratori in essere e pensionandi delle due Nazioni, e il potenziamento delle intese finalizzate a favorire l’internazionalizzazione degli investimenti italiani oltre Adriatico, nei settori strategici del territorio balcanico occidentale dal turismo all’energia, secondo quel principio di prossimità che consente alle nostre aziende di crescere in Paesi “ponte” e su mercati fondamentali senza delocalizzare.
Nello scorso giugno, il Primo Ministro Edi Rama si è recato a Milano per prendere parte, presso il Duomo di Milano, alle esequie del compianto ex Premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, confermando anche in tale circostanza l’attaccamento nei confronti del nostro Paese e la vicinanza alla collega Giorgia Meloni. “Quando parla Giorgia – ha dichiarato Edi Rama nel corso di una recente intervista rilasciata ai media italiani – per autorevolezza in sede europea supera me in altezza”.
Giorgia Meloni farà successivamente rientro in Puglia, regione prescelta anche in considerazione del fatto che ospiterà la presidenza italiana del G7 nel 2024.
In queste stesse ore, le agenzie di stampa albanesi comunicano che sempre nella provincia regionale di Valona, precisamente a Himara, si trova in visita e in relax l’ex Premier britannico laburista Tony Blair, che di Rama e del Popolo albanese è storico amico, avendo condotto assieme al collega americano Bill Clinton l’operazione militare per la liberazione del Kosovo dalla tirannia serba di Milosevic sul finire degli anni Novanta del Novecento.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI




