Peste suina africana per la prima volta in un allevamento suinicolo

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Montebello della Battaglia – PSA, Paola Pollini (M5S Lombardia): “Peste suina africana per la prima volta in un allevamento suinicolo, chiediamo alla giunta lombarda di non sottovalutare il rischio che corre l’intero settore”

Paola Pollini, consigliera regionale M5S Lombardia: “La Peste Suina Africana entra per la prima volta in un allevamento suinicolo lombardo di Montebello della Battaglia, ora il livello di allerta deve essere massimo e come tale anche le misure per evitare danni incalcolabili al settore. Abbiamo chiesto più volte alla giunta lombarda, in particolare agli assessori Bertolaso e Beduschi, all’agricoltura, di innalzare il livello di guardia e allerta ma dai risultati direi inutilmente.

Vi è una incomprensibile sottovalutazione del rischio che corre l’intero settore e la costituzione di zone rosse non è servita a nulla se poi in quei territori è concesso a chiunque di scorrazzare con cani al seguito e cioè ai cacciatori ai quali è concessa l’attività anche nelle zone infette.

Potrebbero essere loro, e i loro cani, i veicoli perfetti per la trasmissione del virus che, è bene ricordarlo, non è nocivo per l’uomo ma è letale per il suino di allevamento.

La piccola azienda colpita da PSA vedrà abbattuti tutti i 160 capi di suini e azzerata la sua attività con danni incalcolabili. Regione e lo Stato si dovranno fare carico della situazione e indennizzare correttamente gli allevatori nella speranza che questo rimanga il primo e unico caso. Inutili le dichiarazioni rilasciate dall’assessore Beduschi che parla di un evento atteso e di ‘massime misure di precauzione per coloro che operano a contatto con gli allevamenti’.

L’allevamento colpito adotta le massime misure di biosicurezza previste dalla legge quindi non potevano fare altro gli allevatori per proteggere i loro capi. Insistere sulla strada delle sole misure di biosicurezza negli allevamenti, oltre che con lo sterminio dei cinghiali, e dimenticare che è l’uomo il principale veicolo di diffusione del virus significa sottovalutare il problema e abbandonare il settore ad un triste destino.

Noi del Movimento 5 Stelle ribadiamo per l’ennesima volta che nelle zone rosse devono essere limitate le attività umane non essenziali a cominciare dalla caccia”, conclude la consigliera pentastellata Pollini