FRANCESCO MEGNA: SI REGISTRA UN AUMENTO DELLE DOMANDE ASSICURATIVE

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A seguito delle calamità che hanno colpito l’Italia nelle ultime settimane,  si è registrato un aumento deciso delle domande assicurative
Inondazioni, grandinate e temporali  hanno contribuito  decisamente  a far lievitare i prezzi delle assicurazioni  sia sulle auto che sulle case. Una polizza sull’abitazione  nel mese di luglio è aumentata addirittura di quasi il 10% rispetto a un anno fa. E questo senza nemmeno assicurare la globalità delle protezioni attese.
L’Associazione Italiana periti estimatori danni in un recente comunicato ha reso noto come l’aumento delle tariffe assicurative abbia riguardato anche il settore RC auto. Rispetto al 2022 i prezzi sono lievitati considerevolmente; l’indagine conferma che nel corso dell’anno, soprattutto nei mesi di Maggio e Giugno, dopo le catastrofi che hanno coinvolto il Nord Italia, si sono intensificati i pericoli riferibili ai nubifragi, soprattutto per i rischi connessi alle abitazioni.
Questi timori hanno indotto tanti italiani a sottoscrivere coperture assicurative sulle abitazioni a copertura di perturbazioni o fenomeni climatici straordinari come grandinate, tornadi e uragani.
Aumentano quindi gli allarmi legati ai cambiamenti climatici e  aumentate di conseguenza notevolmente le assicurazioni sulle case, infatti, oggi il contratto in questione costa mediamente poco meno di 140 euro per immobile.
Queste polizze però, secondo l’Istat, non coprono tutti i fenomeni  estremi, e molte escludono i danni arrecati da eventi atmosferici come terremoti, allagamenti e diluvi;  ci sono spesso massimali e franchigie  che le compagnie richiedono ai loro clienti . E’ sempre consigliabile  leggere molto bene le condizioni contrattuali poiché succede che queste proposte  non siano coperte da danni arrecati a balconi, tetti e  canne fumarie.
Un timore concreto che richiede protezione. Aumentano anche le coperture assicurative del comparto auto: + 3% circa RC Auto; fenomeno rilevato anche dall’IVASS che segnala come gli incrementi colpiscono perlopiù i contraenti sino ai 24 anni (+7,7%) e meno gli over 60.
Francesco MEGNA