Dalla conferenza congiunta, svolta ieri a Tirana, dei due Capi di Stato, Bajram Begaj e Vjosa Osmani, è emersa l’importanza di azioni di politica estera di tipo congiunto che rafforzino il ruolo delle Istituzioni albanesi come “voce” delle istanze kosovare nei contesti ONU, UE e NATO
È iniziata ieri mattina la visita ufficiale della presidente della Repubblica del Kosovo, Vjosa Osmani, nel Paese gemello dell’Albania: missione che si protrarrà per due giorni per concludersi oggi con una duplice trasferta prima a Berat, città UNESCO porta del Sud del Paese delle Aquile, e poi a Durazzo, principale centro portuale dei Balcani dove è stato istituito un punto doganale unificato con l’obiettivo di fluidificare la circolazione di persone e merci in parallelo con gli sviluppi infrastrutturali binazionali.
La Presidente Osmani è stata ricevuta, con una cerimonia presso il palazzo presidenziale di Tirana, dal proprio omologo Bajram Begaj, il quale ha in tal modo ricambiato l’ospitalità ricevuta a Pristina, capitale del Kosovo, un anno fa subito dopo il proprio insediamento a capo dello Stato della Repubblica albanese.
Nel corso della conferenza stampa svolta nella sala d’onore della presidenza, alla presenza dei rispettivi consorti, sua eccellenza Begaj ha evidenziato come la sola prospettiva del Kosovo sia quella euroatlantica, da valorizzare anche attraverso il protagonismo dell’Albania nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e sia inseparabile dal pieno riconoscimento internazionale della sovranità e della integrità territoriale del Kosovo e dalla tutela della diaspora delle minoranze albanesi kosovare al di fuori dei propri confini nazionali.
Il Presidente ha esortato a proseguire sulla via del dialogo e della normalizzazione delle relazioni fra Kosovo e Serbia, dando seguito agli accordi di Bruxelles e di Ocrida, invitando Pristina a non cedere alle provocazioni – che condurrebbero a peggiorare lo stallo – ed elogiando i provvedimenti assunti dal governo di Pristina per l’allentamento delle tensioni con Belgrado. L’Albania, ha ribadito il capo dello Stato Begaj, continuerà a svolgere il proprio ruolo di facilitatore diplomatico e di soggetto stabilizzatore della sicurezza della regione balcanica, ruolo peraltro riconosciutole dalla comunità europea e occidentale.
La circostanza che il Kosovo abbia, al pari dell’Albania, aderito alle sanzioni contro la federazione Russa, evidenziando così la propria solidarietà nei confronti dell’Ucraina, costituisce un ulteriore sprone affinché le autorità internazionali, in ambito ONU e UE, procedano senza più indugi al riconoscimento di Pristina come Stato dignitoso, indipendente e sovrano, meritevole di proseguire il cammino di adesione all’Unione di Bruxelles e all’alleanza atlantica e, nell’immediato, di beneficiare della liberalizzazione dei visti nell’area Schengen secondo le raccomandazioni già assunte dal Parlamento europeo.
In tale ottica, e ringraziando il collega o omologo Begaj per l’accoglienza, la presidente Osmani ha ribadito l’importanza che la Repubblica d’Albania si ponga come voce delle istanze kosovare in tutte quelle sedi in cui Pristina non è ancora presente o rappresentata, così da rafforzare l’unità di intenti e di prospettive.
Il Kosovo, ha concluso Begaj, rappresenta la seconda destinazione per quanto riguarda le esportazioni del made in Albania, oltre a essere il terzo Paese investitore in territorio albanese e a svolgere una funzione fondamentale nella crescita degli indicatori turistici.
Il carattere del Kosovo come priorità nazionale delle Istituzioni albanesi è stato successivamente ribadito nel corso del dialogo fra la Presidente Osmani e l’onorevole Lindita Nikolla, vertice del Parlamento nazionale di Tirana che proprio ieri ha ripreso i lavori dopo la pausa estiva.
Vjosa Osmani ha quindi svolto un meeting con il Primo Ministro dell’Albania Edi Rama, sui temi della sicurezza regionale e dello sviluppo economico e sociale di area vasta, sulla base di una serie di accordi binazionali di facilitazione doganale e amministrativa e di avvio di una serie di progetti unitari sul fronte delle infrastrutture fisiche.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI




