L’Italia è pronta a giocare un ruolo decisivo nel nuovo corridoio economico fra India, Medio Oriente ed Europa lanciato oggi dal G20
E’ quanto dichiarato dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso dell’evento sul Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali e sul corridoio economico. Questo, ha spiegato il presidente del Consiglio, “anche perché le compagnie italiane hanno un’esperienza unica nei settori marittimo e ferroviario: vogliamo contribuire a costruire ponti fra il Mediterraneo e l’Indo-pacifico, anche nel campo delle connessioni energetiche e digitali attraverso l’Africa e il Golfo arabico”.
“Nel settore energetico – ha proseguito – abbiamo lavorato in vari campi, incluso la produzione e il trasporto dell’idrogeno verde dal Medio oriente al Mediterraneo. Inoltre sosteniamo l’Unione europea nel progetto di interconnessioni sottomarine elettriche ad alto voltaggio che collegheranno Italia e Tunisia”. “Lavoriamo per rafforzare le connessioni digitali fra il Mediterraneo e l’Asia, cruciali per l’innovazione e la crescita. Raman collegherà l’India e Europa e coinvolge partner come Google e Tim Sparkle”, ha affermato Meloni.
“Quando abbiamo lanciato il Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali (Pgii) un anno fa – ha spiegato Meloni –, ci siamo impegnati a costruire infrastrutture migliori per un futuro migliore in nazioni a basso e medio reddito. Noi ci siamo impegnati a collaborare con queste nazioni con un approccio egualitario non predatorio per creare nuove opportunità e prosperità”. “Voglio ringraziare il primo ministro Modi, il presidente Biden, la presidente von der Leyen e tutti gli altri che lo hanno reso possibile”, ha aggiunto Meloni. “Questo – ha concluso – farà aumentare la crescita delle nostre economie aprendo un enorme potenziale per benefici reciproci nel settore degli affari”.
“La presidenza italiana del G7 del 2024 lavorerà per rafforzare le partnership sulle infrastrutture e gli investimenti globali. Siamo consapevoli che c’è molto da fare per ridurre il gap infrastrutturale con le nazioni a basso e medio reddito e questo è il motivo per cui continueremo a lavorare”, ha concluso il premier.


