Alzheimer, entro il 2050 oltre 139 milioni di persone nel mondo saranno affette da demenze

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Nei prossimi 25 anni le persone affette da demenze nel mondo potrebbero passare da 55 milioni a 139 milioni; i costi legati alla malattia fare un balzo dagli 1,3 mila miliardi di dollari del 2019 a oltre 2,8 del 2030. Sono alcuni dei dati del World Alzheimer Report 2023 realizzato da Alzheimer’s Disease International e pubblicato in occasione del mese e della giornata mondiale dell’Alzheimer, istituita nel 1994 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che punta a strategie nazionali di prevenzione, con l’individuazione dei fattori di rischio e la loro riduzione, la diagnosi precoce e la presa in carico

Il trend delle demenze sembra inarrestabile: “L’Oms stima che, nel 2020, 1 miliardo di persone aveva più di 60 anni e che questa categoria raddoppierà fino a 2,1 miliardi entro il 2050, due terzi dei quali vivrà in Paesi a basso e medio reddito. Il numero di persone con più di 80 anni è atteso che triplichi durante lo stesso periodo arrivando a 426 mila persone”, si legge nel rapporto. Per questo, “è essenziale agire adesso per assicurare che queste persone possano vivere più sane possibile per un tempo più lungo possibile”.

Si inserisce in questo contesto lo slogan di quest’anno della giornata mondiale dell’Alzheimer: “Non è mai troppo presto, non è mai troppo tardi”. Nel rapporto viene declinato ponendo l’attenzione alla riduzione del rischio, sulla base di ricerche recenti che stimano che fino 40% dei casi di demenza potrebbe essere prevenute o ritardate affrontando 12 fattori di rischio.