ITALIA E ALBANIA, SEMAFORO VERDE SU INVESTIMENTI E PENSIONI

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Fondamentale missione del Governo di Edi Rama a Roma, con riunioni a palazzo Madama, palazzo Chigi e Farnesina e colloqui ai massimi livelli istituzionali e politico amministrativi con il Presidente del Senato Ignazio La Russa, la Premier Giorgia Meloni e il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani

Edi Rama e Belinda Balluku, Premier e Vicepremier della Repubblica d’Albania, si sono recati a Roma a capo di una delegazione governativa recatasi nella Capitale italiana per incontrare i vertici e omologhi politico istituzionali del nostro Parlamento e Governo.

Assieme a Rama e Balluku, sono giunti da Tirana i Ministri Igli Hasani, agli affari esteri, Ervin Mete, all’economia e finanze, Delina Ibrahimaj, alla tutela del sistema imprenditoriale e start-up, Anila Denaj, all’agricoltura e sviluppo rurale, ed Elva Margariti, alla cultura.

Era inoltre presente a Roma l’alto diplomatico Fabrizio Bucci, nostro Ambasciatore a Tirana.

L’occasione è stata propizia per evidenziare, a titolo confermativo, il saldo rapporto istituzionale e personale fra i due Paesi e fra i rispettivi Primi Ministri nel quadro della reciprocità stima e amicizia e della identità di vedute nei confronti del cammino di integrazione europea e delle strategie di investimento volte a creare stabili opportunità espansive alle imprese italiane, pubbliche e private, e contestuali possibilità di crescita economica e occupazionale binazionale potenziando i siti produttivi e logistici, scongiurando le delocalizzazioni e aumentando il commercio estero e il saldo favorevole della bilancia commerciale sul versante sia italiano che albanese con la piena esaltazione dei prodotti tipici territoriali.

Nello specifico, il Vicepremier Tajani ha riunito, assieme a Rama, il comitato congiunto per le strategie di investimento fra Italia e Albania, al quale hanno preso parte, per conto del Governo Meloni, i Ministri Francesco Lollobrigida, alle politiche agricole e sovranità alimentare, e Gilberto Pichetto Fratin, all’ambiente e sicurezza energetica, e il sottosegretario Tullio Ferrante, titolare della delega alle infrastrutture e ai trasporti.

“I rapporti di millenaria amicizia fra le nostre Nazioni e i nostri Popoli si evince dalla circostanza che, mentre parlo, i colleghi dell’Albania ascoltano e comprendono gli interventi senza l’uso delle cuffie di traduzione – ha esordito Tajani con una significativa metafora – Sono grato all’amico Edi di essere giunto a Roma con una significativa delegazione ministeriale che testimonia la valenza e la rilevanza delle questioni e delle strategie che abbiamo affrontato nel corso della riunione del Comitato congiunto. Il nostro comune obiettivo è fare in modo che a essa seguano concrete manifestazione di interesse da parte degli investitori in settori prioritari come energia, infrastrutture lungo i corridoi europei, agroalimentare e turismo. Tutto ciò nel contesto di un impegno italiano che contribuisca al cammino europeo, con la prospettiva e l’auspicio che l’Albania possa entrare a fare parte della UE prima del 2030, quale passaggio essenziale all’allargamento dell’Unione alla totalità della regione dei Balcani occidentali e all’innalzamento degli standards di sicurezza a livello continentale”.

Linee di indirizzo già emerse durante il summit di Trieste organizzato dallo stesso Tajani assieme agli ambasciatori d’Italia nei Paesi della penisola balcanica.

Nel corso della successiva conferenza stampa coordinata, il Premier Rama ha preso la parola ringraziando il Vicepresidente del Consiglio Italiano per l’ospitalità e per le comuni aspirazioni verso i progetti di investimento e di pace nella regione dei Balcani, con un particolare riferimento alla situazione in atto fra Kosovo e Serbia.

Edi Rama ha infine ribadito il proprio sentimento di gratitudine nei confronti dell’onorevole Tajani per le attività messe in atto dal Governo Italiano in carica per giungere alla finalizzazione dell’accordo fra i due Paesi per il totale riconoscimento e ricongiungimento delle carriere lavorative e contributive ai fini della piena maturazione del diritto pensionistico di centinaia di migliaia di lavoratori albanesi, che hanno contribuito alla crescita economica del Belpaese, e altresì di un crescente numero di lavoratori emigrati dall’Italia in Albania nell’epoca degli sviluppi più recenti della Nazione d’oltre Adriatico.

Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI