L’unità e la fratellanza fra Italia e Albania rilevano con assoluta forza e coerenza, in forza di comuni patrimoni di storia e prospettive, nella manifestazione di solidarietà e vicinanza allo Stato di Israele, riconoscendone il naturale diritto all’autodifesa a fronte della inaudita aggressione messa in atto, fin dalle prime ore di ieri mattina, dalle milizie terroristiche di Hamas che dominano la striscia di Gaza dalla quale hanno scagliato migliaia di missili contro Tel Aviv aggirando i servizi di sicurezza del governo Netanyahu
L’aggressione a opera del movimento islamico integralista, che agirebbe in una sorta di circuito internazionale del terrore in Medio Oriente cooperando con Hezbollah nel sud del Libano e con il brutale regime iraniano di Teheran, ha di fatto neutralizzato per lunghi momenti le pur sofisticate difese israeliane attraverso attacchi via cielo, terra e mare, provocando centinaia di vittime e migliaia di feriti il cui numero cresce di bollettino in bollettino.
Il Vicepremier del Governo Meloni e ministro degli esteri Antonio Tajani ha comunicato di essere in stretto contatto con la nostra sede diplomatica nello Stato ebraico, che conta un’ambasciata a Tel Aviv e un consolato generale a Gerusalemme, la città santa al centro della contesa con i palestinesi e che le autorità israeliane hanno dichiarato propria capitale de facto.
Gli Italiani stabilmente residenti in Israele sono circa 18.000, molti dei quali con doppio passaporto, mentre altri 250 nostri connazionali su trovano lì temporaneamente e altri 20 risultano localizzati nella striscia di Gaza: tutti sono stati contattati, assicura Tajani, e la Farnesina è impegnata a garantire la loro incolumità così come, in raccordo con il ministero degli interni, il presidio dei luoghi tradizionalmente abitati e frequenti dalla comunità ebraica italiana.
Contestualmente, anche oltre Adriatico la solidarietà nei confronti del Popolo di Israele – così come la condanna irrevocabile delle azioni di Hamas – si è espressa immediatamente, nelle dichiarazioni sia del Presidente della Repubblica d’Albania Bajram Begaj, sia del Primo Ministro Edi Rama e del ministro degli esteri Igli Hasani, quest’ultimo a contatto con la rappresentanza diplomatica di Tirana nel Paese ebraico guidata dall’ex Viceministra della cultura Meri Kumbe.
“Siamo al fianco di Israele, Paese amico. Il nostro pensiero e le nostre preghiere vanno alle vittime e alle loro famiglie. L’Albania – ha ribadito con assoluta fermezza il Presidente Begaj – è determinata contro il terrorismo in qualsiasi forma”.
L’Albania è stata proclamata dall’ONU “Paese giusto fra le Nazioni”, e si colloca fra i primi 20 Stati per numero di cittadini e persone che si offrirono volontari per dare ospitalità, a rischio della propria vita, agli ebrei in fuga dai rastrellamenti nazisti sul finire del secondo conflitto mondiale.
In Albania sono stati istituiti, a Tirana e a Valona, due musei di storia Ebraica.
La cooperazione fra i due Paesi rileva sul piano della incentivazione delle startup a elevato contenuto tecnologico e digitale, con applicazioni dalle prospettive significative in ambiti come l’agricoltura e il trattamento delle acque, settore che vede Israele protagonista di assoluta eccellenza tecnico innovativa.
Il rapporto dello Stato ebraico con i Balcani si è rafforzato alcuni anni fa, a seguito del riconoscimento della sovranità statuale della Repubblica del Kosovo, comunità a larga maggioranza musulmana, storico passo in avanti nel cammino dei rapporti con il mondo islamico moderato.
I vertici statali e governativi Albanesi hanno espresso la propria solidarietà a sua eccellenza Galit Peleg, ambasciatrice israeliana a Tirana. Quest’ultima, in una propria intervista rilasciata ai “media” dell’Albania, ha spiegato che l’attacco mosso da Hamas si sarebbe avvalso dell’appoggio dell’Iran, Paese la cui rappresentanza diplomatica è stata espulsa da tempo dal Paese delle Aquile su provvedimento del premier Edi Rama e che viene unanimemente giudicato al centro dei gravi e reiterati attacchi cibernetici subiti dai sistemi informatici della Repubblica d’Albania.
Dir politico Alessandro ZORGNIOTTI




