Meglio Legale al fianco di Roberto Saviano, oggi a processo imputato di diffamazione contro la Premier Meloni

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Antonella Soldo, coordinatrice Ass.Meglio Legale: “Ci saremo. È un attacco al diritto di critica, un attacco alla democrazia

Giovedì 12 ottobre alle ore 14 presso il Tribunale di Roma (piazzale Clodio, aula 13) ci sarà la sentenza del processo Saviano-Meloni.

Noi di Meglio Legale ci saremo, per sostenere Roberto Saviano. Perché un attacco al diritto di critica è un attacco alla democrazia. Perché la lotta antimafia di Roberto Saviano è un bene per tutto lo Stato. Perché Roberto Saviano è un antiproibizionista che ha difeso e sostenuto le nostre battaglie. E molte altre. Roberto Saviano è stato portato a processo dalla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per diffamazione penale aggravata.

 È la prima volta nella storia della Repubblica italiana che un presidente del consiglio porta a processo per diffamazione uno scrittore. Prima, da destra a sinistra, tutti i presidenti del Consiglio hanno deciso di ritirare le loro querele nei confronti di giornalisti e scrittori.

Per ragioni di evidente e palese disparità di potere tra le parti.” ha spiegato la coordinatrice dell’associazione Meglio Legale, Antonella Soldo.


Roberto Saviano è stato denunciato da Meloni per aver usato la parola “bastardi” nei confronti delle politiche sull’immigrazione di Salvini, Di Maio, Minniti e Meloni commentando a Piazzapulita su La7 un servizio che mostrava il salvataggio di persone migranti da parte della ong Open Arms. Nelle immagini si vedeva una madre disperata che aveva appena perso il bambino di 6 mesi a causa dei ritardi delle autorità nelle operazioni di salvataggio.


La parola incriminata è sicuramente una parola pesante.  – Continua Antonella Soldo Come pesante è la critica a una gestione del fenomeno migratorio come emergenza, invasione, taxi del mare. Qui non parliamo di un diverbio tra due semplici cittadini. Il potere, tanto più è grande tanto più deve poter essere criticato.

Uno scrittore ha come unico strumento le parole e quelle può usare. Quella contro Saviano è tecnicamente una SLAPP (“schiaffo”), ovvero un’azione legale pretestuosa, tesa a mettere a tacere una voce critica.

La pena prevista per la diffamazione è il carcere fino a tre anni. Procedimenti del genere minacciano la libertà di espressione, un diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione italiana e dal diritto internazionale, e impediscono a giornalisti e scrittori di esprimere le loro opinioni su questioni di interesse pubblico” 

L’udienza, prevista presso il Tribunale di Roma (piazzale Clodio, aula 13) alle ore 14, sarà pubblica, l’Associazione Meglio Legale invita chiunque voglia farlo a partecipare.