FERROVIA VORE – HANI HOTI FARÀ ACCELERARE 2,3 MILIONI DI TURISTI E PENDOLARI E 9000 TONNELLATE DI MERCI

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La Commissione Legge ha esaminato nella scorsa settimana l’accordo che apre la strada, anzi il binario, alla costruzione della ferrovia che collega l’area industriale di Vora, nella contea di Tirana, con Hani Hoti, nella sommità settentrionale dell’Albania al confine con il Montenegro

Il contratto finanziario tra il Governo Rama e la Bei, Banca europea per gli investimenti, per la strada ferrata in oggetto, è stato presentato alla competente Commissione parlamentare da Enkelejda Muçaj, Vice Ministro presso il dicastero delle Infrastrutture e dell’Energia.

Intervenendo presso i rappresentanti parlamentari, l’onorevole Muçaj ha sottolineato che il costo totale di questo progetto ammonta a 373 milioni di euro, di cui una parte verrà coperta dal bilancio dello Stato, mentre sulla restante quota interverranno la banca BERS, la Commissione UE attraverso il Western Balkans Investment Framework e appunto la Banca europea per gli investimenti.

“I 133 milioni di euro preventivati per l’attuazione della ferrovia sono una sovvenzione. Questo è stato l’elemento centrale del nostro lavoro, avere cioè un supporto che si presenta sotto forma di assistenza finanziaria a costo quasi zero, con il beneficio dell’esenzione dal rimborso delle rate capitali nei primi 5 anni di vigenza del prestito. Nel bilancio statale per questo progetto sono stati previsti 3 milioni di euro per gli espropri”, ha aggiunto il Vice Ministro Muçaj, ribadendo che il progetto sarà completato nel 2030.

“Il disegno di legge in discussione prevede un sostegno dell’ordine di 100 milioni di euro che si aggiunge al prestito di 98,5 milioni di euro con la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. Il finanziamento servirà per il ripristino di una delle linee ferroviarie più importanti che fa parte del principale corridoio che collega l’Albania con il Montenegro e poi con Lubiana, Belgrado e Zagabria – ha infine puntualizzato l’esponente del dicastero infrastrutturale – Si crea una possibilità di connettività tra infrastrutture molto importanti nel Paese come il porto di Durazzo e il collegamento poi con il Corridoio 8, per un totale di circa 120 km e un’intensità di 2,3 milioni di viaggiatori e novemila tonnellate di merci su base annua”.