Autovelox illegali, sequestro di apparecchi in tutta Italia: si rischia l’annullamento delle multe

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Autovelox attivi ma non a norma.

E’ scattato il sequestro di numerosi rilevatori di velocità, con il rischio reale di annullamento delle multe e restituzione delle somme.

A distanza di un anno dall’emissione di un analogo provvedimento che poi però non ha avuto seguito, è partita da Cosenza la disattivazione, da parte della Polstrada, delle strumentazioni di controllo della velocità ritenute illegali.

Il provvedimento che riguarda lo scollegamento dei misuratori di velocità, attivi per conto dei comuni su diverse strade della provincia calabrese ma anche in altre zone d’Italia, è stato disposto dal gip della città calabrese nell’ambito di un’attività d’indagine delegata dalla Procura cosentina.

Il rappresentante legale della società appaltatrice e che fornisce i dipositivi alle amministrazioni comunali è stato denunciato in stato di libertà per frode nella pubblica fornitura.

Una notizia esplosa in periodo di pieno esodo estivo e con la prospettiva di corse verso le località litoranee, soprattutto calabresi, dove insistono molti di questi congegni che sono visti come l’incubo da legioni di automobilisti.

Le apparecchiature incriminate

Gli accertamenti degli agenti della squadra di polizia giudiziaria della Stradale, si sono concentrati sulle risultanze degli accertamenti relativi alla “non legittimità del sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con la strumentazione denominata T-exspeed v 2.0, con postazioni fisse dislocate lungo diverse arterie che attraversano il territorio provinciale.

Gli accertamenti hanno consentito di verificare nello specifico “non solo la mancata omologazione ma anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento, elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate da tali apparecchi, dati in noleggio a enti locali, con il rischio concreto di un danno erariale nel caso di ricorso da parte di utenti che chiedano l’annullamento del verbale e anche il risarcimento delle spese”.

“Il prototipo depositato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha chiarito Giancarlo Baiano dirigente della Polstrada di Cosenza – è risultato differente dalla versione modificata che la società ha fornito, in un secondo momento, ai Comuni. Il provvedimento – ha aggiunto – è stato per questo notificato alla società che fornisce questa tipologia di servizi con questo apparato e ovviamente anche ai comuni che hanno contratto d’uso con società”.