Il Consiglio dei Ministri del Governo Rama ha approvato in data odierna alcune modifiche alla legge “Sull’ordine dei medici” nella Repubblica d’Albania
In una dichiarazione ai rappresentanti dei mass media dopo la riunione del plenum ministeriale, la Ministra della Sanità e della Protezione Sociale, onorevole Albana Koçiu, ha affermato che “a seguito delle proposte e degli impegni assunti da questo Governo, assicurando e garantendo la qualità del servizio nelle strutture sanitarie di interesse collettivo, oggi abbiamo approvato dopo un’ampia consultazione e un riferimento alle migliori pratiche internazionali, una modifica alla legge sull’Ordine professionale dei Medici”.
La Ministra Koçiu ha affermato che “l’obiettivo principale delle modifiche proposte ai vigenti assetti ordinamentali è legato a quello che è l’interesse primario dei cittadini, ossia garantire la qualità del servizio nelle nostre strutture sanitarie pubbliche, riferimento primario di tutti i pazienti che chiedono di vedere soddisfatto il proprio diritto alla salute senza dover forzatamente ricorrere alle strutture private le quali svolgono una funzione integrativa e non sostitutiva”.
L’onorevole Koçiu affermato che “si tratta di un impegno che abbiamo assunto insieme per garantire e assicurare un equilibrio tra l’interesse prioritario dei cittadini e l’interesse dei medici e delle strutture sanitarie pubbliche, in maniera da evitare il più possibile il conflitto di interessi in capo a qualsiasi medico professionista che, operando nelle strutture sanitarie pubbliche, si scopra avere delle partecipazioni o interessenze in cliniche di diritto privato”.
La Ministra Albana Koçiu ha informato che “le modifiche che abbiamo proposto nella legge e che sono state approvate oggi con l’ultima decisione del Governo, consistono principalmente nel rendere pubbliche e trasparenti le informazioni per tutti gli operatori sanitari che lavorano in strutture pubbliche rispetto ai loro impegni nel settore privato”.
Intanto, ha proseguito la titolare del dicastero alla tutela della Salute, un’altra novità importante consiste nell’adozione di un registro elettronico pubblico, così come nella fissazione di un tetto massimo all’orario di lavoro, per il quale un medico che lavora nel settore pubblico può impegnarsi e lavorare nel privato in maniera verificabile e contingentata”. Il tutto sullo sfondo della madre di tutte le riforme, ossia l’Autonomia ospedaliera, la quale avvicinerà qualitativamente il servizio pubblico ai cittadini migliorando la buona gestione dei nosocomi”, ha concluso l’onorevole Koçiu specificando infine che “ai medici dipendenti dal servizio statale sarà fatto divieto di controllare direttamente o indirettamente cliniche private”.




