Maestra dei fornelli, emblema del gemellaggio fraterno fra Italia e Albania, è stata premiata a Cuneo, dove vive e lavora, dal Comitato di giuria presieduto dal professor Beppe Ghisolfi, banchiere e giornalista, e fondato da Dino Rossetti
Una carriera iniziata quasi per caso alla fine degli anni Novanta, subito dopo l’arrivo in Italia, e sviluppatasi, nel segno della cucina delle tradizioni, fino a oggi, inanellando una successione ininterrotta di menù prelibati, di piatti altamente richiesti, di apprezzate apparizioni televisive di show cooking, dalle TV albanesi fino a Mamma Rai, e – in epoca più recente – di “diplomazia ai fornelli” che l’hanno già condotta a Cannes e a Bruxelles.
Lei è Silvana Musej, chef esecutiva del prestigioso Venchi Cuba di piazza Europa, che abbiamo avuto il piacere, in questi giorni, di rivedere a Durazzo con la propria famiglia, con i giovanissimi figli Tomas e Sofie quest’ultima astro nascente della ginnastica ritmica Italiana; e che, nello scorso mese di giugno, è stata insignita del Premio internazionale della Buona volontà dalla giuria presieduta dal professor Beppe Ghisolfi, banchiere scrittore amico dei gemellaggi fra Italia e Paese delle Aquile, e fondata dal poliedrico Dino Rossetti. La premiazione, costellata da unanimi elogi, è stata celebrata in un gremito teatro Toselli.
Se vale l’antico adagio per cui a tavola non si invecchia, allora un menù ben sapientemente ponderato fra tradizione e innovazione, e in grado di portare in ciascuna ricetta di un determinato Paese alcuni ingredienti qualificanti dell’identità di un altro territorio, è la garanzia per mantenere sempre giovani i rapporti fra le Nazioni.
Una cucina che ha conquistato il Piemonte, ma che ha continuato nel frattempo ha fare breccia nel Paese di origine, tanto da condurre Silvana dal Primo ministro di Tirana onorevole Edi Rama (nella foto) e da portarla a fare parte delle federazioni di categoria degli Chef sia in territorio sabaudo che in Albania.
Riproponiamo la nostra audio intervista realizzata a Silvana durante una cerimonia svolta all’Unione industriale di Cuneo.





