Quello che è appena cominciato e che durerà per le prossime 48-72 ore è un break estivo e non la classica ‘rottura estiva’.
Qual è la differenza? In sintesi e senza troppi termini tecnici, un break estivo è un affondo perturbato di breve durata che spezza solo temporaneamente il dominio dell’anticiclone. È spesso caratterizzato da una goccia fredda in quota che si esaurisce nel giro di 3-4 giorni.
La ‘rottura estiva’, invece, è determinata da una vasta e strutturata saccatura di origine atlantica che entra nel Mediterraneo in modo incisivo e manda in crisi definitiva l’anticiclone subtropicale. Oggi i media e anche alcuni siti che dovrebbero essere specializzati, ma che nei fatti non lo sono, usano in modo improprio il termine ‘rottura’, associandolo spesso anche alla definizione più popolare, ovvero ‘Burrasca di Ferragosto‘.
Se fino a 20 anni fa aveva un senso temporale associare il termine ‘Burrasca’ alla festività del Ferragosto, oggi è totalmente illogico ed errato, in quanto la classica rottura estiva non avviene più subito dopo il 15 agosto, ma a causa dei cambiamenti climatici solitamente avviene nella prima metà di settembre.
Dopo questa premessa, possiamo prevedere un ritorno a condizioni anticicloniche dal 22 agosto e almeno fino al 26 agosto.
Il contributo sahariano a questa rimonta subtropicale sarà meno intenso rispetto alla prima metà di agosto, ma comunque sufficiente a riportare le temperature massime fino a 33-35 °C. Le temperature minime saranno comprese tra i 20 e i 24 °C, a seconda delle zone.
Non mancheranno tuttavia i temporali estivi di calore pomeridiani sia nelle zone alpine che in quelle appenniniche, e in questo caso anche nelle zone interne di Calabria e Sicilia, mentre non dovrebbe esserci instabilità pomeridiana in Sardegna.
Sia l’instabilità pomeridiana sia le ore di sole, che continuano lentamente ma inesorabilmente a diminuire, ci ricordano che, in fin dei conti, anche se a livello meteorologico appare ancora lontana, la stagione autunnale si avvicina.



