Il cortocircuito normativo che da mesi interessa il fronte degli autovelox, tra vecchie e nuove regole, dispositivi “approvati” ma “non omologati” e la sentenza sul caso di Treviso che ha innescato un boom di ricorsi, continua ad alimentare anche durante l’estate una serie di polemiche e denunce.
Multe per 1,5 milioni di euro: la nuova denuncia di Altvelox
Come quella presentata ieri dall’associazione “Altvelox” contro il sindaco, l’assessore competente e la Polizia locale di Giacciano con Baruchella, comune in provincia di Rovigo che avrebbe totalizzato più di un milione e mezzo di euro nel 2023 dalle multe per eccesso di velocità rilevate lungo la strada regionale 482 “Alto Polesana”. Oltre alle autorità locali, è stato denunciato il prefetto di Rovigo, Clemente Di Nuzzo.
Secondo Altvelox, si tratta di istituzioni ed enti che hanno contribuito all’installazione e uso dell’autovelox nel comune di 2.000 abitanti, lungo una strada definita “ampia, dritta e sicura, anche qui senza incidenti, con limite di 50 Km/h quando non potrebbe essere inferiore a 70 Km/h, ma nessuno sembra essersene accorto, neppure la Polizia Stradale”.
L’apparecchio, non omologato, “è stato delegittimato dai Giudici di Pace di Rovigo – prosegue l’associazione – con innumerevoli sentenze, ma il sindaco Natale Pigaiani ha deciso di spendere soldi pubblici per impugnare al Tribunale tutte le decisioni a lui sfavorevoli, in barba a leggi e regolamenti anche ribaditi recentemente dalla Cassazione”.
Altvelox ha chiesto alla Procura della Repubblica di valutare anche la possibilità di emettere un provvedimento di sequestro degli apparati.



