Il tasso di occupazione femminile è al 52%, ultimo in Europa. Bisogna favorire l’ingresso e la permanenza delle lavoratrici nel mercato del lavoro, rimuovere le zavorre che in tantissimi casi le costringono a part-time involontari e a lavori scarsamente retribuiti. E’ cruciale migliorare ed estendere i congedi parentali, rafforzare l’Assegno Unico e Universale, rendere più flessibile e partecipata l’organizzazione del lavoro, diffondendo lo smart working di natura negoziale”.



