Mare bollente: nel Tarantino scompaiono cozze e meduse

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Le cozze nere sono una delle specialità coltivate nel mare di Taranto. Quest’anno però il numero si è ridotto perché, come spiegano i miticoltori, sono “morte asfissiate” dal mare bollente.

Questo perché l’acqua del mare ha superato, secondo gli ultimi rilievi, la temperatura di 30 gradi misurata su una colonna di 30 metri. Le cozze sono molluschi filtratori che si nutrono di tutte le particelle presenti nella colonna d’acqua. La temperatura ideale che consente ai mitili di nutrirsi filtrando l’acqua è di 20 gradi. 

Già a luglio l’ondata di caldo aveva compromesso tra il 70 e l’80% del prodotto pronto per il mercato. Adesso nel primo e secondo seno del Mar Piccolo e nel Mar Grande – le aree di Taranto vocate alla mitilicoltura – si conta una moria del seme delle cozze, quello destinato a crescere, che è vicina a una percentuale del 90%. Se non ci sarà una ripresa, avvertono gli operatori, la produzione del 2025 sarà molto scarsa.

La richiesta di cozze nere è stata soddisfatta questa con prodotti ittici proveniente da altre parti della Puglia, l’Adriatico, da altre regioni, ma anche dall’estero come Grecia e Spagna.