Ue: Tridico (M5S), Draghi boccia Draghi

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epa11594262 European Commission President Ursula Von der Leyen (R) receives the final report on the future of EU competitiveness from former Italian prime minister Mario Draghi during a joint press conference, in Brussels, Belgium, 09 September 2024. Von der Leyen had announced the commissioning of this report to the former Italian prime minister Draghi in her speech on the 2023 State of the Union, when she made the future of Europe's competitiveness a priority, and committed to further reduce administrative burden and strengthen the Single Market. EPA/OLIVIER HOSLET

Bruxelles. “Il rapporto Draghi contiene un lucido atto di accusa contro le politiche neoliberiste sulle quali poggia l’attuale impalcatura europea.
Tuttavia è lecito chiedersi: dov’era Draghi quando l’Ue approvava la riforma del Patto di Stabilità che è incompatibile con i maggiori investimenti in innovazione e transizione green che adesso richiede? Cosa ha fatto quando era Presidente del Consiglio per aumentare il budget europeo e attrezzare l’Ue di quella potenza di fuoco che Usa e Cina hanno messo in campo?
Giuseppe Conte ha lottato in Europa per ottenere il Next Generation EU, lui invece?
Questi punti interrogativi hanno una sola risposta e portano al fallimento dell’attuale classe dirigente europea di cui l’ex premier stesso ha fatto parte. Possiamo dire dunque che Draghi boccia Draghi”.
Così in una nota Pasquale Tridico, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo.
“Per difendere i valori fondamentali europei – la prosperità, l’equità, la libertà, la pace e la democrazia – servono nuove ricette e nuove personalità in grado di portale avanti senza compromessi al ribasso e servono inoltre meno ipocrisie

.
La pace, per esempio, non si costruisce inviando le armi in Ucraina o addirittura autorizzando l’esercito ucraino a utilizzare le armi occidentali sul territorio russo.
Siamo favorevoli al rafforzamento dell’attuale bilancio europeo che non riesce ad affrontare le sfide economiche di oggi, ma la dura realtà dice invece che dobbiamo fare i conti con i vergognosi tagli alla sanità e al programma EU4HEALTH nato per tutelare la salute dei cittadini.
Infine, su una cosa Draghi ha ragione: è vero che se non cambia l’UE rischia di crollare su se stessa, ma il detonatore saranno l’austerità, l’economia di guerra e le politiche neoliberiste e sovraniste”

conclude Tridico.