I MEDAGLIATI DI PARIGI SI CONFERMANO A LA CINTA

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Un cielo curioso a pecorelle viene riflesso sulla tonalità smeraldina di acque tirreniche che costituiscono il vanto della comunità santeodorese

L’autunno scalpita ma oggi a La Cinta è ancora la bella stagione a prevalere con tanta gente che approfitta della Coppa del Mondo per sostenere i nuotatori paralimpici increduli quando contemplano dalla spiaggia quel mare piatto e avvenente. Poi la poesia lascia giustamente spazio all’agonismo e donne e uomini si affinano le bracciate per un posto al podio, seguitissimi da un apparato organizzativo efficientissimo, pronto ad intervenire per qualsiasi evenienza.

I primi a sfilare davanti ad una folla plaudente e calorosa sono gli specialisti dei 1500 metri ed è spettacolo grazie anche alle immagini fornite dalla World Para Swimming perché dotarsi di droni significa garantire una facile percezione del luogo anche da parte di chi segue su un monitor.

In questa gara il migliore tra i maschi è il venezuelano Marichal, mentre tra le ladies è la rappresentante del Regno Unito Kearney, già 2 volte oro a Parigi 2024 che riesce a tenere a bada la sua connazionale Challis, oro nei 50 metri alle paralimpiadi parigine.

Passa una mezzoretta ed è tempo di 3000 metri. E in questa specialità il dominio è canadese e svedese: pestano per primi la mano sulla piastra il solitario nord americano Bennett, ritenuto doverosamente favorito per via delle due medaglie d’oro e una d’argento conquistate in piscina a Parigi 2024. Tra le donne imprime una marcia imprendibile la scandinava Lindberg, già messasi in mostra lo scorso anno a San Teodoro. In questa categoria sale di nuovo sul podio la statunitense Winnett, proprio come lo scorso anno da queste parti.

L’unica atleta sarda presente, Francesca Secci della Sa.Spo Cagliari, giunge al sesto posto ma è contentissima perché vince per l’ottava volta il titolo italiano visto che per gli italiani in gara nella Coppa, il risultato valeva anche per la kermesse tricolore. Oltre a lei esultano sui 1500 Pietro Passerini e Denise Fresta, mentre nei tre chilometri maschili è Kevin Casali a trionfare.

L’azione promozionale svolta dall’Associazione AlbatroSS che ha organizzato l’evento in sintonia con la FINP Sardegna, la FISDIR e con la supervisione della Federazione Internazionale di nuoto paralimpico sembra aver sortito effetti nella comunità ospitante.

Il suo presidente Manolo Cattari, passeggiando per la spiaggia, ha notato che tanti di quei bambini che aveva conosciuto due giorni prima durante le lezioni di sensibilizzazione al paralimpismo si sono fatti accompagnare dai genitori per assistere alla gara. “La manifestazione è stata molto bella in una cornice unica e spettacolare” ha aggiunto il noto psicologo dello sport che poi a fine gara ha dirottato i suoi atleti in acqua per praticare lo sweep swimming (spazzare nuotando).

A far loro compagnia c’era anche la prof d’inglese selargina Francesca Secci che felice come una pasqua per la vittoria intascata si è messa cercare rifiuti sofisticati rendendo felici i suoi giovani fan dell’AlbatroSS. Nel pomeriggio di venerdì atmosfere festose in spiaggia grazie alle gradevoli musiche dei Ladri di Carrozzelle. E nel grande schermo montato a la Cinta suscita ilarità e simpatia la mascotte del raduno mondiale, la piccola Eja, che si contrappone al coetaneo Ajò protagonista ai mondiali juniores di Alghero.

Domani si chiude la due giorni con il circuito FISDIR che vede in acqua 27 nuotatori intellettivo relazionali provenienti da Sardegna, Piemonte, Sicilia.