La titolare del Dicastero della salute e della protezione sociale del Governo Rama ha stilato un primo bilancio a consuntivo della riforma, in vigore da alcuno mesi, che ha prodotto un aumento delle prestazioni socio sanitarie nel settore pubblico, una più puntuale accessibilità ai servizi di diagnosi e cura, una maggiore presenza del personale medico nelle strutture nosocomiali
La Ministra della Sanità e della Protezione Sociale, onorevole Albana Kociu, nel corso della presentazione delle modifiche alla legge di riforma dell’Ordine dei Medici della Repubblica d’Albania, si è soffermata sulla riforma dell’autonomia ospedaliera, applicata in via sperimentale da due anni nel “Regional Memorial Hospital” dell’importante città di Fier nella regione centro meridionale del Paese.
Dall’inizio dell’anno in corso, nel frattempo, ha preso avvio su più larga scala l’applicazione del principio di Autonomia in altre cinque strutture nosocomiali, ossia il grande ospedale universitario Madre Teresa di Calcutta in Tirana e i presidi regionali di Scutari, Lezha, Durazzo e Valona.
L’onorevole Kociu ha affermato che “l’autonomia ospedaliera consentirà l’applicazione di una doppia pratica che offre l’opportunità ai medici, alle dipendenze di un nosocomio munito di autonomia gestionale, di offrire visite ambulatoriali ai pazienti anche al di fuori dell’orario ufficiale ma sempre all’interno del perimetro pubblico. Alcuni dei risultati preliminari di questa pratica cosiddetta “dualistica”, che permette un coordinato esercizio della professione, sono stati l’aumento dell’accesso dei cittadini alle prestazioni ambulatoriali nel pomeriggio, la riduzione dei tempi di attesa del paziente, il diritto alla scegliere del medico nel luogo, nell’ora e nell’orario adatti alle caratteristiche e ai fabbisogni del cittadino. In aggiunta a ciò, si sono concretizzate delle gratificazioni economiche aggiuntive per tutti i medici interessati dall’applicazione della nuova normativa.
Secondo il Ministro Kociu, “ottenendo l’autonomia finanziaria, gli ospedali pubblici avranno a disposizione tutta una serie di maggiori opportunità e di poteri per garantire introiti aggiuntivi da poter utilizzare per l’autofinanziamento dell’ospedale di competenza. Un nosocomio con potestà finanziaria offre ai medici l’opportunità di svolgere liberamente la propria attività attraverso il doppio binario sempre nel quadro del pubblico interesse alla salute”.
Più nel concreto, “un ospedale munito di autonomia ha la diretta facoltà di concludere contratti con terzi soggetti per fornire servizi sanitari e aumentare le proprie entrate, operando una migliore programmazione territoriale e promuovendo l’ulteriore qualificazione dei medici in uno con l’opportunità di agevolare l’inserimento dell’innovazione, della ricerca e dei risultati del progresso scientifico nella sanità”.
Il Ministro Kociu ha quindi reso noti alcuni dati relativi all’applicazione dell’autonomia gestionale nello specifico caso del Fier Memorial Hospital. Eccoli.
“Nei primi 7 mesi del 2024, all’ospedale memoriale di Fier, l’applicazione dell’autonomia ha prodotto un aumento del 32 per cento dell’attività ospedaliera, una crescita del 28 per cento delle visite ambulatoriali al di fuori degli orari standard, una maggiore propensione al ricovero e all’accettazione delle emergenze mediche in misura del 38 per cento, un utilizzo dei posti letto fino all’ottanta per cento, l’attivazione di quattro nuove procedure diagnostiche, 400 consulti aggiuntivi e un più 25 per cento in termini di entrate reinvestite. La riforma è frutto di una concertazione con le migliori prassi europee e con l’organizzazione mondiale della sanità, e punta a garantire il carattere pubblicistico del diritto alla salute dei cittadini di ogni condizione sociale”.




