Noi occidentali diciamo che, il 7 ottobre 2023, Hamas ha ucciso 1200 ebrei. Questa rappresentazione dei fatti induce Giorgia Meloni a portare la sua solidarietà in sinagoga, lunedì alle 11. Tuttavia, Giorgia Meloni non dice che Israele ha ucciso 41.000 “musulmani” a Gaza con il sostegno dell’Unione europea e degli Stati Uniti; non si esprime in questo modo.
vazione del potere è fondamentale nel disvelare gli universi culturali che si nascondono dietro le narrazioni istituzionali. In sede di analisi critica, la domanda che dobbiamo porci ricorrendo alla scuola del sospetto – Marx, Nietzsche, Freud – è la seguente: perché Giorgia Meloni rappresenta la strage di Hamas come una strage contro la religione ebraica, ma non rappresenta il genocidio a Gaza come un massacro contro la religione islamica? La ragione è questa: non è nobilitante. La scuola del sospetto insegna che gli Stati e le comunità cercano sempre di apparire in una luce positiva; cercano di apparire sempre migliori di quel che sono.
Dire che le democrazie occidentali stanno difendendo una religione, l’ebraismo, è nobilitante. Dire che le democrazie occidentali stanno attaccando una religione, l’Islam, è degradante. Ho parlato dei maestri del sospetto in questo mio nuovo libro. Lo so, il ragionamento critico è dissacrante, ma è il pilastro della società libera.
La società libera va presa tutta, nell’interezza dei suoi pilastri pedagogici, e non soltanto la parte che ci fa più comodo nella lotta per il potere. Il ragionamento critico, come strumento di liberazione da ogni forma di oppressione, è alla base del progetto illuministico.
Questa sera alle 21,30 terrò una lectio magistralis a Firenze, teatro dell’Affratellamento nell’ambito di una grande manifestazione pacifista di 4 giorni organizzata da Disarma. Titolo: “Israele e il terrorismo di Stato”.



