Oggi esiste un nuovo delirio collettivo secondo cui i problemi a Roma della viabilità (e non soltanto) sarebbero risolti aumentando a dismisura il numero di taxi presenti in città. A Roma Termini vedo sistematicamente centinaia di persone che attendono un taxi.
Se esistesse un taxi per ognuna di quelle persone, la fila dei taxi inizierebbe a Lugano o forse a Berlino. Siccome i tassisti si oppongono all’idea di creare un taxi per ogni turista o cittadino, allora: “Roma è in pugno ai tassisti”. Le cose stanno così. Principalmente a causa delle sue caratteristiche urbanistiche e demografiche, i problemi della viabilità a Roma non possono essere risolti. I problemi a Roma possono essere soltanto taciuti, rimandati o scaricati sugli altri. Ad esempio, il problema della metro che non funziona viene scaricato sui tassisti e il problema degli autobus che non funzionano viene scaricato sulla metro.
Oggi lo “scarico” tocca ai tassisti. Roma è stata costruita migliaia di anni fa e le sue strade non sono state concepite per ospitare un numero così grande di esseri umani. Le strade possono essere ampliate, ma il Colosseo non può essere rimpicciolito e il Vaticano non può essere spostato a Morlupo. Esiste un limite all’espansione urbanistica.
Verrà in mente a qualcuno che forse quel limite è stato raggiunto? Non esiste un modo per rendere confortevole una Cinquecento con quattordici passeggeri e non esistono soluzioni per rendere confortevole una Vespa con quattro turisti sulla sella.
I tassisti evadono le tasse? Sicuramente le evadono gli italiani. Il mio consiglio è questo: basta campagne d’odio contro i tassisti a Roma. Prendetevela con Giulio Cesare che non ha concepito la città per ospitare un mega-aeroporto e milioni di turisti – tra cui molti pretenziosi figli del benessere della società opulenta – provenienti da tutto il mondo. 1,3 milioni di “chiamate taxi” al mese inevase a Roma? Ma ci rendiamo conto di quali sarebbero le implicazioni per la vita a Roma se rendessimo possibile soddisfare con i taxi tutte quelle richieste individuali di un mezzo di trasporto? Ma stiamo bene? La cosa migliore da fare è aiutare le persone a capire che nei piccoli centri si vive benissimo e che camminare, per chi può permetterselo, fa bene. sarebbe interessante conoscere i dati relativi al numero di persone che prendono il taxi per compiere tragitti relativamente brevi anche in età giovane o non anziana. Forse scopriremmo che il problema della viabilità a Roma non è soltanto urbanistico e demografico, ma anche culturale.



