La moglie del Primo Ministro Edi Rama ha svolto ieri, in occasione del quinto congresso della Diaspora femminile, una lectio magistrale su aspetti cruciali e strategici di educazione civica, istituzionale, umanitaria e finanziaria: “Alla mia generazione spetta la responsabilità e il compito di condurre a buon fine e a traguardo l’adesione del Paese alla UE, dopo la lunga traversata della transizione”
Il banchiere scrittore salutò il Capo del Governo dell’Albania lo scorso 28 novembre in occasione dell’anniversario dell’Indipendenza nazionale a Tirana presso la presidenza della Repubblica
Il quinto Summit delle Donne della Diaspora Albanese si è tenuto ieri con il patrocinio del Ministero per l’Europa e gli Affari Esteri, dell’Ambasciata tedesca a Tirana e dell’Agenzia della Diaspora, con il contributo organizzativo della Camera economica per la rappresentanza e la promozione della imprenditorialità albanese nel mondo.
Nel corso del vertice sono state discusse le questioni legate al rafforzamento delle politiche di orientamento e coesione transnazionale, compreso il rafforzamento della rete di cooperazione delle donne imprenditrici e manager emigranti.
L’onorevole Linda Rama, First lady del Governo dell’Albania e alta esperta di politiche pubbliche per la cooperazione internazionale, si è soffermata sull’importanza del Paese porta dei Balcani occidentali per entrare nella famiglia comunitaria europea.
“L’agenda della UE non è un programma che può essere portato avanti da un singolo soggetto, non importa quanto potente sia questo, e gli stessi strumenti finanziari in realtà hanno nella propria filosofia l’armonizzazione delle risorse in modo da avere poi l’opportunità di realizzare progetti sempre più grandi, più significativi, più veloci, di migliore qualità, obbligando quindi alla coesione”, ha spiegato Linda Rama.
Molto importante è stato l’inciso centrale del proprio intenso e articolato intervento:
“Penso che il compimento del ciclo dell’obbligo di realizzare l’adesione all’Unione europea spetti a noi, alla nostra generazione – ha proseguito la First lady del Governo – poiché noi abbiamo provato il comunismo, abbiamo affrontato la transizione; e appartenga altresì idealmente ai nostri genitori, che non hanno mai visto l’opportunità di completare se stessi, trovandosi da un momento all’altro catapultati nelle condizioni che adesso possiamo vedere”.
La lectio dell’onorevole Linda Rama ha pertanto costituito una molto partecipata prolusione di educazione civica, istituzionale e finanziaria, oltre a mettere in evidenza il risultato di dodici anni di riforme strutturali progressive che stanno traducendosi nel merito della sempre più vicina svolta europea: un sentiero lungo il quale gli aspetti di potenziamento del quadro ecosistemico e infrastrutturale si sono costantemente accompagnati a convinti interventi di tipo sociale e umanitario, attinenti sia alla solidarietà interna che a quella internazionale derivante in particolare dalle emergenze globali che si sono susseguite soprattutto negli ultimi 4 anni.
Alla nostra redazione che nelle persone dell’editrice Loredana Buoso, del Dir politico Alessandro Zorgniotti (che hanno avuto il privilegio di consegnare personalmente il Manuale all’onorevole Linda Rama) e degli amici colleghi Stefano Micheli e Maurizio Rizzo ha presenziato allo storico evento annuale, le più ampie felicitazioni e congratulazioni per una lectio anche emotivamente e umanamente coinvolgente da parte della First lady.






