La campagna elettorale dei democratici cambia marcia

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A tre settimane dalle elezioni, con i sondaggi che la vedono sostanzialmente appaiata all’ex presidente Trump, la campagna elettorale della candidata democratica si concentra su un messaggio di cambiamento, di leadership forte e di contrasto sempre più netto con Donald Trump. Lo fa utilizzando una combinazione di attacchi diretti al suo avversario, promesse di riforme progressiste e sostegno di figure di spicco del partito democratico.

Donald Trump viene presentato come “debole” e “inadatto”, una figura pericolosa e incapace di guidare il Paese. In un’intervista rilasciata al programma radiofonico di Detroit “The Breakfast Club” il 15 ottobre, Kamala Harris ha detto che la propensione di Trump ad “accontentare i dittatori” è un segno di debolezza e ha affermato che l’ex presidente “rappresenta il fascismo”.

Una campagna elettorale sempre più dura, dunque, che riflette la netta divisione tra le “due Americhe” e mobilita un elettorato già fortemente polarizzato. Un indizio in questo senso è l’affluenza record al voto anticipato in Georgia, uno degli Stati in bilico più corteggiati dai candidati: al primo giorno hanno votato in più di 300mila, nel 2020 furono meno della metà, 136mila.

Kamala Harris presenta se stessa come capace di portare un cambiamento positivo in quanto leader forte e indipendente, sottolineando la sua intenzione di “fare le cose in modo diverso” da Biden. A questo capitolo appartiene anche la sicurezza ostentata con cui garantisce che vincerà le elezioni. Harris deve anche, sempre più spesso, difendere la propria storia di ex procuratrice distrettuale a San Francisco dove aveva avuto un approccio più ‘legge e ordine’ che ‘inclusivo’.

Harris ha risposto alle accuse di aver perseguito in modo sproporzionato gli afroamericani affermando di essere stata “uno dei procuratori più progressisti” e promettendo di lavorare per la depenalizzazione della marijuana.

La campagna di Harris si avvale del sostegno di figure di spicco del partito democratico, come Bill Clinton e Barack Obama, che partecipano agli eventi elettorali a suo sostegno, così come l’attuale presidente, Joe Biden. Proprio Biden ha partecipato a un evento con i lavoratori dell’acciaio a Filadelfia il 15 ottobre. Ha ironizzato sui video virali di Donald Trump che si improvvisa DJ durante un incontro con gli elettori dello stato.