Un’associazione attiva nella Piana del Sele, vasta e fertile area agricola del Salernitano, che, grazie a datori di lavoro e centri di assistenza per l’impiego compiacenti, avrebbe prodotto e presentato documentazione falsa utile a favorire, attraverso il decreto flussi e emersione del lavoro irregolare 2020, l’ingresso e la permanenza illegale nel territorio nazionale di cittadini extracomunitari.
Questo il quadro che emerge dall’inchiesta della Procura di Salerno che ha portato i carabinieri a eseguire un’ordinanza cautelare nei confronti di 16 persone cui vengono contestati, a vario titolo, reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di immigrazione e falsi.
Nel corso delle indagini sarebbero state rilevate 240 pratiche relative al flusso stagionale 2020, di cui 44 per l’emersione dal lavoro 2020 e una per ricongiungimento familiare, tutte finalizzate al rilascio del relativo permesso di soggiorno, a fronte delle quali il titolo autorizzativo e’ stato rilasciato in 9 casi.
Per attivare l’iter delle pratiche di emersione dal lavoro irregolare la somma pretesa dall’organizzazione sarebbe stata di circa 3mila euro, di cui 1.300 euro richiesti al datore di lavoro e la somma di circa 1.500 euro pro-capite relativa ai flussi stagionali. Il 23 marzo 2020 inoltre, due degli indagati, al fine di percepire il risarcimento del danno, avrebbero incendiato un’abitazione nel comune di Postiglione (Salerno) e assicurata per 1,4 milioni di euro.



