BILANCIO 2025, GLI INVESTIMENTI METTERANNO IN CARREGGIATA IL PIL

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Il Governo Rama, per l’anno entrante, quantifica nel 4 per cento la variazione positiva del prodotto interno lordo, in virtù del forte apporto delle spese in conto capitale che assorbiranno più del 6 per cento dello stesso reddito nazionale

L’obiettivo è intercettare la totalità dei fondi messi a disposizione dalla UE, proseguendo lungo la via irreversibile della discesa del debito pubblico sceso addirittura sotto la soglia dei trattati di Bruxelles senza alcun ricorso all’austerità e senza nessuna nuova tassa all’orizzonte nel prossimo periodo pluriennale di programmazione contabile

Il Ministro delle Finanze, Petrit Malaj: “Trasformeremo in strutturali benefici sociali diffusi ogni miglioramento del tasso di sviluppo dell’economia reale, a partire dal benessere dei pensionati e degli utenti del servizio sanitario statale”

Il dicastero del bilancio ha pubblicato il progetto di manovra per l’anno entrante, nel quale si prevede che il PIL del paese crescerà di circa il 3,9 per cento. L’attività economica continuerà a essere sostenuta principalmente dalla domanda interna, grazie all’ulteriore calo dell’inflazione, all’andamento favorevole conseguente dei consumi privati, agli investimenti in infrastrutture e al vettore trainante di settori decisivi come il turismo.

Si prevede che le entrate totali del bilancio statale raggiungeranno i 7,5 miliardi di euro, pari al 29 per cento del prodotto interno, che saranno ottenuti senza aumenti del carico fiscale bensì tramite il contrasto alle sacche di informalità e di elusione che determineranno il conseguente ampliamento della base imponibile conseguito dai maggiori volumi di attività emersa e dai nuovi avviamenti.

Sul fronte delle spese, queste sono programmate in 8,2 miliardi di euro, in pratica un terzo del PIL, in forza del maggiore peso specifico delle politiche salariali del pubblico impiego e della nuova strategia per il miglioramento dei benefici monetari e sanitari in capo alla popolazione pensionata. Alla sanità e alla sicurezza sociale sono assegnati oltre 800 milioni di euro equivalenti.

Gli investimenti pubblici per il 2025 sono previsti pari al 6,2% del PIL ovvero 1,6 miliardi di euro.

Il Ministero delle Finanze annuncia che continuerà a finanziare un volume significativo di investimenti pubblici, pari in media al 6,1 per cento del reddito nazionale nel periodo dal 2025 al 2027, focalizzati sul finanziamento di progetti di importanza strategica e legati al Piano di assistenza straordinaria della UE.

Le spese previste per questo periodo sono sostenute dalla Strategia nazionale per lo sviluppo e l’integrazione fino al 2030, prestando una particolare attenzione alla digitalizzazione, ai trasporti, alla sicurezza nazionale, alla sanità, all’istruzione, all’agricoltura e allo sviluppo rurale.

Nello stesso tempo, il sistema delle amministrazioni municipali e degli enti locali potrà contare su una dote di circa 900 milioni di euro, in aumento di un punto percentuale al confronto con le manovre di bilancio dei precedenti esercizi.

Il deficit pubblico statale, ossia il fabbisogno da finanziare con l’emissione di nuovo debito, si ridurrà al 2,6 per cento del reddito nazionale, con una proiezione al 2027 di una discesa fin sotto il due.

Di conseguenza, i piani di investimento saranno particolarmente corposi ma non finanziati in disavanzo, in virtù del previsto pieno utilizzo dei fondi dell’Unione europea, a favore di infrastrutture strategiche come il nuovo aeroporto di Valona, il futuro porto turistico nella stessa, il completamento delle ferrovie fra Durazzo, Tirana e l’aeroporto di Rinas Madre Teresa e l’inedito collegamento su rotaia fra l’area industriale di Vora, alle porte di Tirana, e la località di Hani Hoti al confine con il Montenegro.

Dir politico Alessandro Zorgniotti