La moglie e la figlia di Bruce Willis raccontano i primi sintomi della malattia

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Bruce Willis da giovane soffriva di una grave forma di balbuzie, fu un suo insegnante del college a dirgli «Ho qualcosa che ti aiuterà» e si riferiva alla recitazione. Fu così che nasce la storia professionale di una delle più grandi star della storia di Hollywood, una celebrità che purtroppo ha dovuto rinunciare alla sua luminosa carriera nel 2022, quando gli fu diagnosticata l’afasia

Un anno dopo invece la notizia inattesa: l’afasia era solo il sintomo di qualcosa ben più grave, la demenza frontotemporale, una patologia neurodegenerativa che colpisce circa 12mila persone al mondo ogni anno. A raccontare questo periodo della vita di Bruce Willis, attore protagonista di cult assoluti come Die Hard, Pulp Fiction, L’esercito delle 12 scimmie e Il sesto senso (tra gli innumerevoli titoli, è chiaro), la moglie Emma Heming Willis e la figlia Tallulah Willis, avuta dalla relazione con Demi Moore. Emma Heming, ​​46 anni, ex modella ed imprenditrice, ha ammesso in un’intervista rilasciata alla rivista Town & Country, che «è stato solo quando il suo linguaggio ha iniziato a cambiare che la famiglia ha iniziato a rendersi conto che qualcosa non andava in lui. All’inizio sembrava che fosse solo il ritorno della balbuzie, era solo Bruce. Mai in un milione di anni avrei pensato che potesse essere una forma di demenza per qualcuno così giovane». E aggiunge: «Avevamo così tanti progetti, così tante cose belle che volevamo fare con le nostre ragazze, così tante cose che volevamo vivere insieme» ma, continua: «Oggi sto molto meglio di quando abbiamo ricevuto la diagnosi di FTD. Non sto dicendo che sia più facile, ma ho dovuto abituarmi a ciò che sta accadendo in modo da poter supportare i nostri figli». Emma Heming negli ultimi anni è diventata un’attivista, la sua missione è sensibilizzare la politica per stimolare la ricerca su una malattia per la quale al momento non ci sono cure.