L’Ucraina è a corto di soldati e ora Zelensky prova ad arruolare i cittadini espatriati

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Più che l’avanzata nel Donbass, che da qualche settimana ha ripreso vigore con un villaggio dopo l’altro che cade quotidianamente sotto la spinta delle truppe di Vladimir Putin e con le sempre più rare sortite offensive dell’esercito ucraino, a dimostrare come la situazione si stia facendo difficile per Volodymyr Zelensky e per l’Ucraina è il suo recente appello all’arruolamento degli ucraini residenti all’estero.

Di fronte a un fronte che appare vicino al collasso, non stupiscono le dichiarazioni del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo cui la situazione è “abbastanza chiara ed evidente anche ai Paesi occidentali” e che ora perfino il governo di “Kiev sta cominciando a mostrare grande ansia” per l’andamento della guerra.

Per comprendere quanto la situazione sia tragica, se non addirittura irrecuperabile, bisogna partire dalla mobilitazione indetta dal presidente ucraino, che coinvolgerà 160.000 ucraini nei prossimi tre mesi.