La Vicepremier onorevole Belinda Balluku: “Tutte le case che verranno ristrutturate o costruite ex novo, a fare data dal 2026, dovranno integrare tutta una serie di criteri finalizzati all’efficienza energetica, puntando alla tutela dell’ambiente e alla riduzione del consumo e delle dispersioni nell’ambiente”
Il Ministero delle Infrastrutture e dell’Energia ha pubblicato, per la fase delle consultazioni pubbliche, il disegno di legge “Sulla prestazione energetica nell’edilizia”. Il progetto normativo mira a promuovere e migliorare la performance degli edifici in termini di autoproduzione e consumi elettrici e termici. Sono regolamentati gli interni e altri aspetti legati alla transizione green degli edifici, incluse le infrastrutture alternative sostenibili per la mobilità dei loro abitanti, oltre a ulteriori aspetti che riguardano la povertà energetica e le famiglie vulnerabili.
Quindi, a partire dal 2026, tutti i nuovi edifici dovranno essere progettati nel senso della capacità di utilizzare l’energia solare in base alle caratteristiche radianti della zona e di consentire l’installazione di tecnologie fotovoltaiche economicamente vantaggiose. Inoltre, le costruzioni residenziali ex novo dovranno essere privi di emissioni a decorrere dal 2028, mentre analogo iter dovrà riguardare gli edifici pubblici a cominciare dal 2030.
Per incentivare questi investimenti, il Governo Rama introduce i relativi piani di sostegno, analoghi al successo degli incentivi introdotti in via sperimentale per la copertura fotovoltaica degli appartamenti. Sempre dal 2026, le unità abitative, offerte in vendita o in affitto, dovranno disporre dell’attestato di prestazione energetica, con corrispondente indicazione obbligatoria negli annunci immobiliari.
Con la stessa decorrenza temporale, verranno controllati periodicamente, ogni tre anni, gli impianti tecnici degli edifici, compresi gli impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria, con una potenza nominale effettiva superiore a 70 kilowatt; quelli con generatori di calore o impianti di raffreddamento superiori a 290 kilowatt, saranno ispezionati con cadenza biennale.
Il Consiglio dei Ministri, con il Piano nazionale di ristrutturazione degli edifici, prevede di incentivare la neutralità energetica del patrimonio edilizio entro il 2050, in maniera socialmente sostenibile e senza oneri impropri a carico delle famiglie medie, e senza penalizzazioni per le transazioni sul mercato immobiliare.


