Ci sono un paio di indizi sul ritorno del fascismo su cui delira un giorno si e uno anche il Pd. Primo indizio: i giudici della corrente democratica, le famose toghe rosse, si riuniscono in Campidoglio con fior di politici amici e annunciano il giorno prima le sentenze contro il governo, che rispediranno in Italia dall’Albania altri clandestini per lasciarli bivaccare a spese nostre secondo le prassi in stile famiglia Soumahoro.
Secondo indizio: a Bologna anarchici e centri sociali assalgono la polizia, inneggiano al pogrom antisemita di Amsterdam e dipingono mani insanguinate sui manifesti che ritraggono la premier Giorgia Meloni. Terzo indizio: brigatisti rossi salgono in cattedra nelle università a pontificare.


