Ucraina, Barrot: può usare missili francesi in Russia per autodifesa

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Non ci devono essere “linee rosse” quando si tratta di sostegno all’Ucraina. Lo ha detto in un’intervista alla Bbc il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, sottolineando che le forze di Kiev possono lanciare i missili francesi a lungo raggio in territorio russo “nella logica dell’autodifesa”, ma senza confermare se questo sia già avvenuto.

“Il principio è stato stabilito ed i nostri messaggi al presidente Zelensky sono stati ben accolti”, ha dichiarato Barrot, le cui affermazioni seguono di alcuni giorni le notizie sull’uso in territorio russo di missili a lungo raggio forniti da Stati Uniti e Regno Unito. Il capo della diplomazia francese, che venerdì ha tenuto colloqui con il suo omologo britannico David Lammy a Londra, ha precisato che gli alleati occidentali non dovrebbero porre limiti al sostegno all’Ucraina contro la Russia e “non stabilire ed esprimere linee rosse”.

Alla domanda se questo potrebbe anche significare truppe francesi in combattimento, ha risposto: “Non scartiamo nessuna opzione”.
“Sosterremo l’Ucraina con la stessa intensità e per tutto il tempo necessario. Perché? Perché è la nostra sicurezza ad essere in gioco.

Ogni volta che l’esercito russo avanza di un chilometro quadrato, la minaccia si avvicina di un chilometro quadrato all’Europa”, ha concluso, suggerendo che i Paesi occidentali debbano aumentare la loro spesa per la difesa.