“Sguardo di Donna: Arte e Impegno contro la Violenza – Una Celebrazione di Speranza e Resilienza”

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Il 3 novembre 2024, presso la sede de Il Tempo delle Donne, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione alla 6ª edizione della mostra collettiva internazionale intitolata “Sguardo di Donna – per la non violenza”.

Questo evento ha rappresentato la conclusione di una manifestazione artistica di grande rilevanza, incentrata sul tema “Nata Bambina”.

È stata una giornata ricca di emozione e significato, non solo per la qualità delle opere presentate, ma anche per il messaggio profondo e universale che esse portavano con sé.

Essere parte di questa iniziativa e far parte della giuria è stato un onore che mi ha permesso di unire il mio lavoro di psicologa criminologa e di esperta in Vittimologia con la passione per l’arte come veicolo di cambiamento sociale.

Ogni opera presentata ha offerto una riflessione unica e potente sulla condizione femminile e sull’importanza di porre al centro della nostra attenzione le problematiche legate alla violenza, alla discriminazione e alla vulnerabilità, temi a me molto cari nella mia professione.

La mia esperienza come psicologa criminologa e studiosa della Vittimologia mi ha permesso di guardare le opere con una prospettiva che va oltre l’estetica. Ho potuto riconoscere in esse i segni di un profondo impegno emotivo e intellettuale, che ha saputo tradurre in immagini e forme le sofferenze e le speranze delle donne di tutto il mondo.

Ogni pezzo esposto era una testimonianza di resilienza, una narrazione visiva che invitava a riflettere su cosa significhi essere una bambina, su quali diritti vengano troppo spesso calpestati e su come l’arte possa diventare uno strumento per la consapevolezza e il cambiamento.

Il tema “Nata Bambina” ha evocato l’innocenza, ma anche la fragilità e le sfide che ogni bambina affronta in un mondo in cui la violenza e la discriminazione sono ancora realtà. Ho visto in queste opere un desiderio di riscatto, un appello alla giustizia e una voglia di costruire un mondo in cui le bambine possano crescere senza paura e con la certezza di essere rispettate e protette. In questo contesto, la mia formazione mi ha permesso di apprezzare la profondità dei messaggi e di cogliere le sfumature emotive e psicologiche dietro ogni creazione.

Premiare le artiste è stato un momento di grande gratitudine e gioia. È stato bello riconoscere il coraggio e l’originalità delle opere, e allo stesso tempo sapere che queste voci stanno contribuendo a creare una maggiore consapevolezza e a far crescere un dialogo che può portare a un cambiamento reale.

È stato un momento in cui ho sentito, più che mai, il potere dell’arte come mezzo per raccontare storie difficili, dare voce a chi non ce l’ha e ispirare gli altri a unirsi nella lotta per un futuro più equo.

Questa esperienza ha confermato la forza e l’importanza di iniziative come Sguardo di Donna, che pongono l’arte al servizio di cause nobili e universali. Ringrazio Il Tempo delle Donne per avermi dato l’opportunità di essere parte di questa celebrazione, di vivere in prima persona un momento che ha rafforzato la mia convinzione che l’arte, la psicologia e la criminologia possano intrecciarsi in modo profondo per promuovere il benessere, la sicurezza e i diritti di tutti, e in particolare delle donne e delle bambine.

Dott.ssa Klarida Rrapaj