OPEN DICEMBRINO A CAGLIARI: LA GRAN GIORNATA DI FERRO E DEMONTIS

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Una bella sensazione, una carica di sportività sprigionata da un centinaio di tesserati smaniosi di riprendere alla grande prima delle inevitabili scorpacciate natalizie

Al Palatennistavolo di Cagliari, la società ospitante Marcozzi si sta specializzando in gestione di tornei Open grazie anche alla supervisione della commissione tornei della FITeT Sardegna che analizza con estremo scrupolo le modalità di esecuzione.

In una domenica colma di agonismo i due tornei in cartellone scivolano via con una placidità degna di chi si mette in discussione assimilando anche le tecniche sciorinate dal vicino di tavolo o dal diretto avversario.

Alla fine dei conti sono uno junior ed un senior a gioire più degli altri. Il piccolo Simone Demontis (Tennistavolo Sassari) si fa largo nella vasta platea degli iscritti al singolo M/F Over 3000 M – 300 F, mentre il redivivo Christian Ferro (La Saetta Quartu) ritorna agli sfarzi di un tempo giganteggiando nel singolo M/F Over 1000 M – 100 F.

OVER 3000 M – 300 F

Partono in 76, suddivisi in ben 19 gironi. L’uomo da battere è Maurizio Cuboni dello Sporting Lanusei. Impresa riuscita guarda caso alla testa di serie n. 2, l’under 13 turritano Simone Demontis che lo batte proprio nell’atto conclusivo.

“Nella finale con Cuboni era presente molta tensione e stanchezza – dice il vincitore – e infatti lui era andato in vantaggio per 2 set a 0. Fortunatamente era presente la mia allenatrice Elena Rozanova che è riuscita a calmarmi e a farmi ragionare. Questo è stato il segreto della mia vittoria, la calma degli ultimi 3 set, il movimento delle gambe, facendo un ultimo sforzo per ottenere quello per cui mi sto allenando”.

Poi racconta le fasi salienti che hanno preceduto il grande epilogo: “Il torneo è stato non molto difficile per me. Le sfide più complicate sono state quelle con il mio compagno di squadra Nicola Cilloco, in una semifinale che è stata molto divertente per me. Contro di lui ho provato a cambiare un po’ il mio gioco, dato che ci conosciamo molto bene in termini tecnici; grazie a ciò sono riuscito ad ottenere la finale.

Altra partita tosta quella dei quarti di finale in cui ho mi sono scontrato con Fabia Vacca (Quattro Mori Cagliari). Nella prima parte del torneo stavo giocando in maniera non molto performante per non stancarmi troppo, però, arrivato alle partite decisive, ho fatto tutto quello che sapevo fare.

Sicuramente in tutto il torneo sono riuscito a fare quello che volevo, mi giravo dal rovescio ed era quasi sempre punto, oppure dei topspin lungolinea che erano davvero fantastici”. Simone Demontis racconta poi come si trova nel suo gruppo di allenamento: “Con i compagni di squadra siamo molto uniti perché passiamo molto tempo insieme, in palestra o nelle trasferte”.

Po rispolvera i risultati che lo hanno soddisfatto di più fino ad adesso: “Sono tanti, ma i due trofei che mi hanno reso più orgoglioso di me stesso sono stati i campionati sardi del 2022, e il memorial di Giovanni Cuccu del 2024, ovvero il primo torneo che ho vinto dopo essermi fermato. Ho fatto la scelta giusta, il tennistavolo è lo sport che più mi piace; inizialmente facevo anche calcio poi ho deciso di mollare perché avevo scelto il mio percorso da giocatore di tennistavolo.

Questa vittoria la dedico alla mia famiglia perché mi sono sempre stati vicini. Ringrazio tutta la società Tennistavolo Sassari che ha sempre creduto in me”.

Nel suo percorso verso la finale, l’ogliastrino Maurizio Cuboni, una volta entrato nel tabellone, ha superato nell’ordine Davide Mameli (Marcozzi), Marco Orani (Tennistavolo Quartu), Luca Pinna (Marcozzi), Stefano Manca (Marcozzi).

Sono approdati ai quarti anche Salvatore Zinchiri (GS TT Alghero), Francisco Javier Duarte Alessandri (Tennistavolo Sassari).

OVER 1000 M – 100 F

Tra i ventinove iscritti, quelli che i numeri danno per avvantaggiati sono Federico Casula del Tennistavolo Sassari, Gianluca De Vita (Marcozzi), Mattia La Gaetana (TT Decimomannu) e Marco Verminetti (Polisportiva Bremese).

Ma zitto, zitto, quatto, quatto spunta Christian Ferro, testa di serie n. 8: con dei colpi da maestro tramortisce chiunque, compreso il suo amatissimo compagno di squadra (nel campionato di C1), Alessandro Mercenaro, che nella graduatoria dei favoriti lo precedeva di una posizione.

Il percorso di Ferro è stato ineccepibile sin dalla fase a gironi dove ha avuto modo di scaldarsi con avversari vispi come Luciano Macrì (TT Carbonia), Antonio Cingolani (Torrellas Capoterra) e il giovane Samuele Sotgiu (Marcozzi).

Subito profili esperti nel tabellone dove estromette Fabiano Peddis (Quattro Mori) e di seguito De Vita. In semifinale incrocia il sempre ostico Carlo Orrù (Tennistavolo Decimomannu) che gli dà parecchio filo da torcere e non a caso la disputa si chiude alla quinta frazione. Gliene bastano quattro, nell’ultimo atto, per imporsi sul suo compagno che era passato in vantaggio. Mercenaro si era messo in luce sconfiggendo nell’ordine Macrì, Luca Pinna (Marcozzi), e in cinque set La Gaetana.

Si mettono in evidenza fino ai quarti pure Edoardo Ian Eremita (Tennistavolo Sassari) e Licio Rasulo (Marcozzi).

Di seguito le riflessioni di Christian Ferro: “Partendo come testa di serie n. 8 non avevo molte aspettative eppure è andato tutto molto bene. Nel girone era fondamentale battere Macrì (n.2 del girone) per non incontrare il mio compagno di squadra Alessandro Mercenaro, obbiettivo raggiunto grazie anche a un Macrì meno combattivo del solito.

Al tabellone incontro prima Fabiano Peddis e poi Luca De Vita, tutte e due partite incerte ma riesco a spuntarla forse grazie anche ad un po’ di esperienza.

In semi, l’incontro più difficile, trovo Carlo Orrù, giocatore molto regolare e che sbaglia poco. Ne esce fuori una discreta partita che vinco grazie a un po’ di fortuna nei momenti giusti. In finale trovo il mio compagno di squadra Alessandro, i primi due set e mezzo sono stati incerti e con diversi punti ben giocati, da lì in poi il mio avversario probabilmente arrivato stanco alla finale si è un po’ spento e ho potuto gestire fino alla vittoria. Alla fine è andata bene considerando che non avevo nessun tipo di aspettativa”.