Corte d’appello conferma legge che impone la vendita di TikTok, l’azienda ricorre alla Corte Suprema

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Una corte d’appello federale degli Stati Uniti ha confermato la legge che impone alla cinese ByteDance di cedere la sua app TikTok negli Stati Uniti entro l’inizio del prossimo anno, altrimenti verrà bandita. I giudici Sri Srinivasan, Neomi Rao e Douglas Ginsburg della corte d’appello hanno esaminato i ricorsi legali presentati da TikTok e dagli utenti contro la legge che dà a ByteDance tempo fino al 19 gennaio per vendere o disinvestire le attività statunitensi di TikTok, pena il divieto.

“Gli sforzi pluriennali di entrambi i rami politici per indagare sui rischi per la sicurezza nazionale posti dalla piattaforma TikTok e per considerare i potenziali rimedi proposti da TikTok, pesano fortemente a favore della legge”, ha affermato la corte nelle sue motivazioni.

Il presidente Joe Biden, che ha firmato la legge ad aprile, può concedere una proroga una tantum fino a 90 giorni, ma solo se ByteDance avrà compiuto progressi significativi nella ricerca di un acquirente.

Il Dipartimento di Giustizia afferma che, sotto la proprietà cinese, TikTok rappresenta una seria minaccia per la sicurezza nazionale a causa dell’accesso a vasti dati personali degli americani, affermando che la Cina può manipolare segretamente le informazioni che gli americani consumano tramite il social network.

TikTok e ByteDance sostengono che la legge è incostituzionale e viola i diritti di libertà di parola degli americani. La definiscono “una radicale deviazione dalla tradizione di questo paese di sostenere un Internet aperto”.