Edoardo Bove, impiantato il defibrillatore. Come funziona il dispositivo e a cosa serve

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Edoardo Bove è stato operato. Al centrocampista della Fiorentina, vittima di un malore in campo 10 giorni fa durante il match con l’Inter, è stato installato un defibrillatore sottocutaneo amovibile nell’ospedale di Careggi dove è ricoverato dal primo dicembre scorso. L’intervento è perfettamente riuscito.
Una scarica elettrica per rimettere in sesto il cuore

Un defibrillatore si impianta per proteggere la persona da una possibile fibrillazione ventricolare. Questa condizione è caratterizzata da un ritmo velocissimo e irregolare. Questa situazione porta rapidamente ad un gravissimo problema emodinamico, cioè legato allo scorrimento del sangue. Infatti le contrazioni “impazzite” del ventricolo sono del tutto inefficaci, con una grande attività elettrica che si traduce però nella sostanziale assenza della contrazione.

Quindi ogni volta il sangue immesso nell’aorta è di gran lunga inferiore rispetto alle necessità dell’organismo. In pochi secondi, quindi si verifica uno stato di grave ischemia al cuore stesso, al cervello e agli altri organi che, se non viene trattata l’aritmia di base. La “defibrillazione” prevede l’applicazione di una scarica elettrica più o meno intensa che possa “rimettere in sesto” il regolare segnale elettrico del cuore.