Le infezioni batteriche resistenti agli antibiotici sono destinate ad aumentare esponenzialmente: entro il 2050 potrebbero arrivare ad uccidere, nel mondo, 10 milioni di persone all’anno, divenendo più mortali del cancro
L’allarme arriva da un’analisi di qualche anno fa sull’antibiotico-resistenza commissionata dal premier inglese David Cameron all’economista britannico Jim O’Neill (1).
Solo in Europa, la resistenza dei batteri agli antibiotici è all’origine di 50 mila morti ogni anno, una cifra destinata – se non si corre ai ripari – a decuplicare entro 35 anni.
Nel mondo, muoiono per infezioni batteriche incurabili 700 mila persone all’anno: entro il 2050, le vittime saliranno a 10 milioni, un triste primato che potrebbe superare quello dei morti per cancro (attualmente 8,2 milioni all’anno) (2). I ceppi batterici antibiotico-resistenti di Escherichia coli, malaria e tubercolosi sono quelli che destano maggiori preoccupazioni.
LE CAUSE.
All’origine del fenomeno che porta alcuni comuni ceppi batterici a non rispondere più ai farmaci un tempo sufficienti a curarli, ci sono alcune pratiche scorrette e dannose, che comportano l’abuso di antibiotici anche nei casi in cui questi non sono necessari.
Tra queste, l’abitudine di assumere antibiotici anche per trattare infezioni virali; prenderli senza la prescrizione del medico, o per un periodo più esteso di quello raccomandato; o ancora, assumerli a scopo preventivo (una prassi diffusa in molti ospedali).
Sotto accusa ci sono anche le massicce dosi di antibiotici fornite agli animali da allevamento, farmaci i cui residui, attraverso lo sterco e le falde acquifere, si diffondono nell’ambiente, contribuendo a desensibilizzare germi e batteri. Per decenni i fagi sono stati l’alternativa sovietica agli antibiotici. Sono virus che attaccano i batteri. L’Occidente li ha riscoperti oggi, nella guerra ai super-batteri. Un articolo su Focus 266/2014 spiega come potrebbero cambiare la medicina del futuro.
A pagare il prezzo più alto in termini di vite umane sarebbero ancora una volta i paesi in via di sviluppo. «In Nigeria – ha detto O’Neill – entro il 2050, più di una morte su quattro sarà attribuibile alle infezioni antibiotico-resistenti, mentre l’India potrebbe arrivare a due milioni di vite perse in più ogni anno».
L’India in particolare sta già affrontando una situazione di emergenza (3). I batteri sono trasmessi ai neonati dalle madri, che vengono in contatto con i patogeni attraverso l’acqua, il suolo o gli animali, in situazioni caratterizzate da precarie condizioni igieniche. In un contesto in cui le cause di infezioni sono sempre dietro l’angolo, il ricorso agli antibiotici – anche laddove non serve – è massiccio.
I batteri sviluppano resistenza a una vasta gamma di farmaci e il fragile sistema immunitario dei neonati non è in grado di respingerli.
E il paese asiatico non è l’unico ad abusare di antibiotici. I un articolo pubblicato fa sul New York Times, si stima che dal 2000 al 2010 le vendite internazionali di antibiotici siano aumentate del 36%, in particolare in Brasile, Cina, Russia, India e Sudafrica
Se usati male, gli antibiotici possono nuocere alla nostra salute. Per ridurre gli effetti negativi di queste sostanze ci sono gli antibiotici naturali, efficaci e sicuri al 100%. Pochi farmaci sono stati in grado di rivoluzionare la medicina come gli antibiotici.
Ma qualche tempo dopo la rivoluzionaria scoperta firmata Fleming, apparve evidente che i microrganismi contro cui il nuovo tipo di farmaci era così efficace avrebbero ben presto imparato a reagire. È l’inizio di quello che oggi è conosciuto come il fenomeno dell’antibiotico-resistenza.
Un altro aspetto per così dire negativo degli antibiotici di sintesi è la loro azione distruttiva non solo sui batteri cattivi, responsabili cioè delle malattie, ma anche su quelli benefici (i cosiddetti batteri saprofiti), che vivono all’interno del nostro corpo e da cui trae vantaggio il nostro sistema immunitario.
Un utilizzo improprio degli antibiotici causa uno squilibrio tra queste due diverse popolazioni batteriche, che a sua volta scatena una serie di danni nell’organismo: disturbi digestivi, infezioni, micosi diffuse, eccetera. Inoltre, gli antibiotici abbassano le difese generali dell’organismo e lo rendono facile bersaglio di nuove infezioni e ricadute.
Antibiotico-resistenza, effetti collaterali e abbassamento delle difese immunitarie: abbiamo la possibilità di modificare questo quadro negativo conseguente a un uso scorretto degli antibiotici (che, lo ricordiamo, se prescritti e assunti correttamente sono strumenti fondamentali per debellare infezioni anche molto pericolose) riscoprendo e sfruttando alcune sostanze naturali ad azione antibiotica.



