RAMA E BALLUKU BATTEZZANO IL “GRA” DI TIRANA

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Inizia oggi la rivoluzione del traffico automobilistico della capitale albanese, che potrà contare su una superstrada tangenziale destinata a collegare il terminale Nord Sud degli autobus, direzione Kamza, con l’uscita verso Elbasan, attraverso un viadotto panoramico che valorizzerà sia lo sviluppo urbanistico metropolitano, sia gli insediamenti residenziali e terziari circostanti

Da oggi il Grande Anello di Tirana è interamente aperto alla circolazione veicolare leggera e pesante. Il Primo Ministro Edi Rama e la Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dell’Energia, onorevole Belinda Balluku, hanno preordinato la cerimonia di apertura del GRA d’oltre Adriatico, un progetto su 29 chilometri di lunghezza che connette la Capitale a tutte le uscite nazionali del Paese senza più disagevoli intersezioni con la circolazione strettamente urbana.

Si tratta del più grande progetto infrastrutturale nel territorio metropolitano, completato nei tempi previsti con la conseguenza di un impatto significativo sull’economia reale, poiché il valore degli immobili in questa zona è pressoché raddoppiato, passando a 1200 euro al metro quadrato, rispetto ai 600 euro stimati dell’inizio del processo di costruzione della superstrada.

“Abbiamo dovuto spostare le linee elettriche e liberare più di 650 edifici, ma adesso il collegamento è completamente ultimato. Mancano ancora alcuni piccoli dettagli che saranno completati entro gennaio – ha dichiarato l’onorevole Balluku – L’intera tangenziale è classificata nella categoria A, urbana con illuminazione e aree verdi pertinenziali. Tutti i tunnel tendono all’incrocio con il lotto 1, dove l’ex piazza del quartiere Astir Shqiponja è collegata alla futura ferrovia Tirana-Durazzo e allo svincolo verso l’aeroporto internazionale di Rinas”.

Il GRA di Tirana renderà anzitutto possibile la distribuzione del traffico, influenzando notevolmente lo sviluppo urbanistico delle aree collocate lungo l’asse. L’anello Nord, il segmento inaugurato oggi, è stato suddiviso in 7 lotti, a cui si affiancano quattro passaggi a livello, un viadotto della lunghezza di 420 metri, due ponti sul fiume della Capitale. Sono stati inoltre realizzati dei muri di sostegno e contenimento, oltre a opere di protezione del fiume tramite pali e spostamento delle linee di scolo delle acque, della rete idrica e dei tralicci elettrici di media e alta tensione. Completano lo scenario della superstrada il sistema di illuminazione delle corsie, la segnaletica di sicurezza e le cinture verdi circostanti.

La lotta all’inquinamento e al congestionamento del traffico non si esaurisce alla conclusione della superstrada, bensì proseguirà nella direzione di Elbasan, area nevralgica rispetto alla quale la Vicepremier Balluku ha già dichiarato che sono stati avviati i negoziati per finanziare il cosiddetto bypass, tramite colloqui in atto con donatori internazionali e banche estere di sistema.