La Direzione generale delle Dogane della Repubblica d’Albania ha annunciato che dallo scorso primo gennaio il Paese è pienamente autorizzato ad accettare i certificati di circolazione emessi in formato elettronico dalle Nazioni partecipanti alla Convenzione Pan-Euro-Mediterranea
EUR.1 è riconosciuto come il certificato più importante nel campo delle attività commerciali con l’estero in senso giuridico, soprattutto nel quadro dei numerosi accordi bilaterali e multilaterali del sistema preferenziale paneuropeo che riguarda accordo di associazione in corso con l’area dell’Unione Europea.
Sulla base dell’annuncio pubblicato il 30 dicembre 2024 sulla Gazzetta Ufficiale della UE, e relativo all’emissione elettronica dei certificati di circolazione EUR.1, finora i Paesi che hanno emesso certificati elettronici – con i quali l’Albania attua un accordo di libero scambio – sono la Norvegia e Turchia.
Il certificato di origine EUR.1 è un documento che certifica l’origine preferenziale delle merci provenienti da uno Stato contraente come: Paesi UE, Paesi CEFTA, Paesi EFTA, Turchia, Regno Unito, con riferimento alla generalità dei prodotti che vengono importati in Albania, o esportati da qui verso le altre destinazioni accreditate, per poter beneficiare di un trattamento preferenziale agevolato.
L’abilitazione in oggetto viene rilasciata dalle Autorità doganali presso le quali vengono effettuate le procedure di esportazione, sulla base della richiesta presentata per iscritto dall’esportatore o dal suo rappresentante ufficiale.
Il richiedente l’EUR.1 (l’esportatore) deve essere in grado di provare l’origine delle merci, il che avviene solitamente tramite la presentazione della fattura del fornitore che attesta l’origine del prodotto. L’esportatore compila quindi il modulo di domanda EUR.1 e lo consegna alle autorità competenti (solitamente l’ufficio doganale) assieme alla fattura del fornitore. Le autorità certificano il modulo con un timbro e lo rispediscono all’esportatore.
L’EUR.1 viene utilizzato per certificare l’origine e, se applicabile, per beneficiare di condizioni commerciali favorevoli, principalmente tariffe doganali, nell’ambito della politica commerciale preferenziale della UE.



