Il sito museale più importante della Capitale e dello Stato albanese assume un nuovo corso apicale la cui presentazione è avvenuta oggi nella sede del Dicastero dell’economia, cultura e innovazione da parte del Ministro Blendi Gonxha e della Viceministro Lira Pipa
L’onorevole Gonxha ha ricordato in particolare che la professoressa Roshi porta con sé oltre 20 anni di esperienza nella gestione del patrimonio culturale, in ottica turistica e di sviluppo economico-sociale. Elenita Roshi ha lavorato a lungo con organizzazioni internazionali, in progetti focalizzati sulla conservazione e promozione dei beni storici, in particolare nei siti UNESCO di Butrinto e di Argirocastro nella parte meridionale del Paese. Il suo cursus accademico di alto pregio, tra cui spiccano un dottorato di ricerca in marketing del “cultural Hermitage” e una borsa di studio presso la Cornell University degli Stati Uniti d’America, completa e arricchisce la sua esperienza pratica ai fini di futuri progetti volti a potenziare la vocazione internazionale del Museo attualmente in fase di rigenerazione e riqualificazione funzionale nella centrale piazza Skanderbeg.
Nel ruolo di docente esterno presso il Politecnico di Tirana, Elenita contribuisce a costruire, fra i giovani e gli studenti, competenze future nella gestione del patrimonio storico e memoriale.
“La sua passione tutta orientata a fare delle nostre millenarie ricchezze culturali un fattore attrattivo e uno strumento di educazione, sia per gli Albanesi che per i visitatori e gli ospiti internazionali, servirà all’importante processo di ricostruzione del Museo Storico Nazionale che lo trasformerà in uno spazio per l’educazione, l’ispirazione e il dialogo”, ha concluso il Ministro Gonxha.
Attualmente, il sito museale in oggetto è al centro di un poderoso intervento cantieristico nel contesto dei programmi e progetti finanziati dalla strategia EU4Culture messa in campo dalla delegazione diplomatica dell’Unione europea a Tirana e che, negli anni più recenti, ha già portato alla rigenerazione – a seguito del tragico sisma del 2019 – dell’imponente mosaico posto sulla facciata anteriore dell’edificio antistante la piazza più iconica della Capitale albanese.





