EFFICIENZA ENERGETICA NELLE CITTÀ: ALBANIA E NORVEGIA ALLEATE

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Oggi a Tirana l’università Metropolitan propone, con inizio alle ore 12 e 30, anche in modalità zoom, un convegno per rendere sostenibile e accessibile a tutti, famiglie e imprese e pubblici uffici, l’opportunità offerta dalla riqualificazione dell’edilizia e delle fonti di approvvigionamento per elettricità e calore

Avv Lorenc Gordani ed Ekaterina Solovova (Banca Bers) al Tirana Energy Forum 

Albania e Norvegia sono accomunate, in Europa, per il fatto di essere due Paesi con le più alte concentrazioni idrografiche per abitante: una circostanza che ha favorito lo sviluppo della produzione idroelettrica, anche per le necessità del riscaldamento, ma che adesso, in ragione dei sempre più evidenti cambiamenti climatici, impone una diversificazione che vada dal fotovoltaico all’eolico fino al recupero in senso green dei combustibili idrocarburi.

Questo passaggio è inseparabile dai progetti di rigenerazione del territorio in senso urbanistico ed edilizio, dal momento che occorrono interventi costruttivi, residenziali e non, in grado di accogliere le innovazioni tecnologiche offerte per combattere le dispersioni di calore e ridurre la bolletta della luce.

Non è un caso che i rispettivi Governi abbiano varato una serie di riforme ordinamentali per incentivare sia l’installazione di impianti di autoproduzione domestica, sia il ricambio di materiali nelle abitazioni e negli altri ambienti chiusi.

Lo Stato albanese si sta muovendo proprio in questa direzione, offrendo un mix bilanciato fra agevolazioni con risorse pubbliche e sostegni provenienti dal settore della finanza bancaria: perciò diventa importante mettere a confronto le prassi in corso in due o più Paesi con l’obiettivo di individuare le soluzioni migliori capaci di ridurre i costi iniziali, soprattutto a carico di cittadini e aziende, e di favorire il ragionevole recupero delle spese iniziali sostenute.

All’interno delle più recenti norme, approvate dal Governo di Tirana, alcune aprono la strada a opportunità come quelle rappresentate dai distretti dell’energia e dalle comunità energetiche rinnovabili, il cui successo pieno è però legato all’efficienza di una più complessa filiera che deve accompagnare la maggiore produzione di elettricità alla sua successiva trasmissione e distribuzione, e dunque un quadro infrastrutturale pubblico adeguato è decisivo. Nella conferenza stampa di fine anno, lo stesso Premier Edi Rama ha ricordato che l’apporto delle fonti rinnovabili è cresciuto del 15 per cento sul totale del fabbisogno soddisfatto, a fronte di una riduzione delle perdite nella rete del 18 per cento, dunque il sentiero adottato è quello giusto.

Oggi pomeriggio, a partire dalle 12 e 30, si confronteranno su questi temi alcuni importanti relatori accademici: nello specifico i Professori Klaus Vogstad (Casi di studio di controllo e supervisione energetica), Aulon Shabani (Energia rinnovabile come mezzo di riscaldamento e raffrescamento), Arben Burda (Perdite di calore negli edifici costruiti prima degli anni Novanta in Albania), Lorenc Gordani (La gestione manageriale del patrimonio immobiliare attraverso i fattori chiave dell’efficienza energetica e dei pannelli solari), Ernest Shtepani (I distretti dell’energia come linea di confine fra Città del futuro e Città tradizionali) e Besim Islami (Piani d’azione a lungo termine per il rinnovamento del patrimonio edilizio abitativo così come degli edifici a destinazione commerciale, terziaria e pubblica).

Tirana, nello scorso mese di novembre, ha ospitato nel palazzo dei Congressi l’edizione annuale dell’Energy Forum alla cui moderazione ha concorso lo stesso avvocato Gordani.