Il Banchiere scrittore, come ebbe modo di elogiare in precedenza il nostro Ministro della Pubblica istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, così esprime adesione nei confronti delle vaste iniziative assunte dal Capo del Governo d’oltre Adriatico per il settore educativo, attraverso le quali si punta a utilizzare la transizione digitale come strumento per favore la sicurezza, la lotta al bullismo, la formazione professionale e finanziaria
Va condivisa e appoggiata l’iniziativa del Primo ministro Edi Rama, a Capo del Governo dell’Albania, che rappresenta un ulteriore punto in comune con l’Italia per una convergenza estesa al settore delle politiche educative e didattiche.
Il riferimento è alla decisione di varare un ampio e straordinario piano d’azione che prevede, in primo luogo, la chiusura per un anno della piattaforma “tiktok”, considerata particolarmente rischiosa dal punto di vista dell’istigazione a condotte bulliste o lesioniste verso se stessi o gli altri. A ciò si accompagnano sia il provvedimento di proibizione dell’uso di telefonini nelle classi durante le ore di lezione, sia una diversa cultura nell’utilizzo delle tecnologie e delle innovazioni digitali per favorire il telecontrollo dei comportamenti degli studenti nel perimetro delle scuole e per promuovere, in parallelo, opportunità di educazione civica finanziaria e di nuova occupazione lavorativa.

Nello stesso tempo, attraverso un provvedimento assunto dalla Ministra delegata Bora Muzhaqi, il Governo nazionale di Tirana ha deliberato l’istituzione della Scuola giovanile di alfabetizzazione finanziaria, in collaborazione con le strutture della Banca centrale albanese, con l’obiettivo di responsabilizzare e incentivare i giovani a familiarizzare con i dispositivi tecnologici mobili per imparare a gestire, in qualsiasi luogo e momento, il proprio portafoglio individuale e familiare, sviluppando un certo livello di autodifesa contro tentativi esterni di frode e di pirateria che minacciano i risparmi creati con precedenti sacrifici.



