Le “Gocce di emozioni” in una personale del maestro Giuseppe Oliva

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Ospite del museo MIIT e di Italia Arte dal 18 al 30 gennaio

TORINO – C’è un pittore siciliano, un maestro ragusano, Giuseppe Oliva, che tra le altre sue virtù artistico-creative è stato in grado di “catturare” magnificamente l’incanto del blu del suo mare e del suo cielo e trasferirlo nelle opere – in cui questo colore è prevalente – soprattutto in una, Gocce di emozioni, un quadro luminosissimo ed intrigante.

Da sensibile “Narratore della Natura”, come egli stesso precisa in un’intervista, il suo creare non è solo descrittivo ed espressivo con un riporto di colori, sensazioni ed emozioni dell’istante e del luogo che lo accoglie, ma è anche la sosta di un momento del tempo infinito, una scusa per descrivere il suo mondo interiore fatto di ricordi e di emozioni, di colori e di sensazioni della sua infanzia, con il quale raccontare la sua adolescenza, gioventù e la sua età adulta; momenti sempre ricchi di particolari e sfumature che, riportandolo indietro nel tempo, gli fanno rivivere sprazzi felici e sereni della vita.

E’ un pittore molto materico (usa tanto la spatola), uso e concetto che egli stesso chiarisce: “…la materia intesa come un modo per dire a me stesso che non bisogna fermarsi dinanzi alle apparenze e come modo, altresì, per carpire dal particolare il mio “infinito”, che poi diventerà l’infinito dell’osservatore quando si troverà davanti alla tela e avrà la possibilità di individuare il momento più recondito della sua vita e le sue emozioni più profonde…”.

D’altra parte la sua arte non è un semplice trasfigurare la realtà per esaltarla e neppure un semplice “riporto elegante”, più o meno abbellito della stessa secondo il suo vedere, ma vuole essere “… un rendere sempre più netto il connubio tra concetto, filosofia e arte, in modo che la tela possa sempre di più diventare come una sorta di libro, tale da trasformare l’osservatore in un vero e proprio lettore, capace di percepire in modo sempre più netto le sue emozioni…”.

Suscitano sempre meraviglia e ammirazione i suoi quadri ricchi dei più lievi mutamenti della natura, capaci di farci comprendere che le nostre emozioni sono generate proprio dal contesto in cui siamo immersi, ed in cui passato, presente e futuro possono convergere per donarci quell’attimo di un’unica irresistibile visione, quella di “un’impressione ed un’emozione senza tempo”.

Ebbene, ora questo maestro esporrà a Torino grazie ad una personale “Giuseppe Oliva – L’infinito nell’Arte” organizzata da Guido Folco e da Italia Arte nei locali del museo internazionale MIIT di corso Cairoli, 4 da sabato 18 a giovedì 30 gennaio, con inaugurazione sabato 18 dalle 17,30.

La mostra del maestro Giuseppe Oliva riflette una collaborazione pluriennale con il Museo MIIT di Torino e con la rivista internazionale Italia Arte che ha visto le sue opere presentate in prestigiosi spazi istituzionali in Italia e all’estero tra musei, fondazioni, Istituti italiani di cultura.

E’ ovvio quindi che per questo evento siano sate selezionate le opere migliori della produzione del maestro degli ultimi anni, per proporre i visitatori un percorso intimo e suggestivo che declina perfettamente il sentire più profondo dell’artista sviluppato attraverso uno stile e una tecnica inconfondibili.

Vi proponiamo una sintesi critica dello storico dell’arte e direttore del MIIT di Torino Guido Folco: “… L’arte è arte autentica quando ne diveniamo parte anche noi. Può essere un ricordo, un’emozione suscitata da un colore, da un bagliore di luce, da un frammento di vita che diventa esistenza comune, consonanza di fremiti tra l’artista e lo spettatore.

Siamo allora al cospetto del miracolo che la pittura, come pure la musica, la poesia e tutte le altre forme artistiche, riesce a creare: un’alchimia profondamente intensa e unica che diventa legame inscindibile tra immagine e pensiero, tra opera ed emozione.

I lavori di Giuseppe Oliva ne sono l’emblema, perché di fronte a questi mari, così diversi l’uno dall’altro, così unici nelle loro variazioni cromatiche e spirituali non si può fare a meno di ripercorrere, ognuno a modo suo, intense esperienze di vita. Ci si deve chiedere, a questo punto, quale debba essere il ruolo dell’artista nella società: se debba, come spesso si crede, esprimere solo se stesso, oppure intercettare il senso universale del proprio tempo, rimanendo fedele alla propria idea, senza cadere nella tentazione di diventare ‘alla moda’.

Sono entrambi aspetti che fanno parte del vivere l’arte nella maniera più autentica e Giuseppe Oliva riesce nel difficile compito di raffigurare il sentimento comune dell’uomo e la sua particolare predisposizione al bello e all’armonia, adottando un alfabeto e un linguaggio estremamente personale e, al contempo, di immediata lettura…

L’infinito nell’arte di Giuseppe Oliva è proprio questo sentimento universale che tocca le corde più intime di ognuno di noi. Ammirando i suoi lavori il pubblico sente rinascere in se stesso emozioni profonde e condivise, personali e irripetibili.

Come i grandi Impressionisti anche Giuseppe Oliva studia la luce, le variazioni cromatiche di ogni ora del giorno, di ogni variazione atmosferica, ma le indaga e interiorizza superando la pura rappresentazione realistica per consentire al colore e alla luce di rappresentare principalmente se stesso e la propria esperienza di vita.

L’artista ottiene questi effetti con l’uso sapiente della spatola che trasforma il reale in emozione gestuale, con il movimento e il dinamismo delle trasparenze mai nette, attraverso la scomposizione e l’annullamento della forma a favore di una libera intuizione e raffigurazione spaziale…

Oliva possiede un’intuizione dell’infinito nella propria anima, nel proprio sguardo e riesce a trasmetterla attraverso il colore, la luce, il segno dei suoi dipinti…

Nella pittura Giuseppe Oliva ritrova la sua essenza, il guardarsi allo specchio per non scordare le origini e l’infanzia e quel gusto sapido di appartenenza ad una terra tanto amata.

Per questo, le sue opere ci narrano un infinito dell’anima e dello spirito, annullando i confini visivi tra materia e invisibile, tra mare e cielo, tra l’essere e il sogno…”.

Questa una breve sintesi biografica del maestro. Siciliano di origine, Giuseppe Oliva nasce a Vittoria, in provincia di Ragusa, il 13 ottobre del 1949. All’età di undici anni si trasferisce a Trapani.

Lì trascorre gli anni dell’adolescenza e della gioventù, durante i quali effettua i suoi primi esperimenti artistici.

L’ambiente trapanese lascerà una traccia profonda nella sua futura opera. Nei paesaggi marini, in particolare e nei blu increspati delle sue acque, che saranno il leitmotiv di gran parte della sua produzione artistica.

A ventisei anni approda a Varese, dove esercita diverse professioni: prima funzionario dell’Intendenza di Finanza, poi consulente in materia di manifestazioni e, infine, responsabile della divisione promozioni dell’Agenzia di pubblicità Slang Comunicazione di Milano.

Nelle opere di Oliva il profondo sud del Mare Mediterraneo e l’alto nord delle colline varesine convivono, in un’infinita gamma di azzurri e di verdi.

Nei suoi ultimi lavori i giochi di luce e i riverberi cangianti del paesaggio dialogano con un brulicare di emozioni, richiamando il perpetuo divenire del mare, della natura e della vita, di cui le tele di Oliva sono accenni chiaroscurali. Nei riflessi che illuminano una porzione di paesaggio, infatti, soggiorna sempre il pennello dell’artista, invitando i nostri occhi a trarre profondità dalla visione.

Ha dichiarato che trae ispirazione dagli impressionisti, e infatti la sua è una pittura che respira en plei air le acque del mare e dei laghi, le nubi del cielo e le erbe della terra.

Tre le mostre personali: due a Varese nel 2009 e nel 2012 e una a Trapani nel 2011. Nel 2012 ha partecipato alla Fiera Arte Padova, ospite della Milano Art Gallery e nel settembre del 2013 ha esposto a Padova presso la Galleria Civica.

Concludiamo questa presentazione con un profondo pensiero del maestro Giuseppe Oliva.
“L’emozione più bella quando si dipinge è la gioia di rappresentare le proprie emozioni più profonde, le sensazioni della tua vita a cui ti senti maggiormente affezionato da cui difficilmente ci si può separare e che fanno e faranno sempre parte del tuo essere e della tua vita.

Il mare, gli azzurri, il celeste, il blu fanno parte del mio DNA, come informazioni cromatiche e sensazioni di momenti emozionali vissuti da siciliano, davanti allo specchio di un mare sempre cangiante minuto dopo minuto, fantastico esempio di un divenire, che ti proietta sempre e costantemente verso il futuro o la visione di un infinito, che ti dà il senso della libertà e l’assoluta mancanza di ogni tipo di vincolo o costrizione o il veleggiare delle nuvole, che ti danno il senso della vita che procede comunque pur consapevoli di andare incontro a qualche temporale”.

Per visitare la mostra, orario: da martedì a sabato 15.30-19.30. Su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche.

Info: 011.8129776 – 334.3135903 – www.museomiit.it
Italia Arte – Corso Cairoli 4 – 10123 Torino – Info@italiaarte.it

Nella composizione fotografica dello scrivente, la locandina dell’invito, Giuseppe Oliva ed il  quadro del maestro: “Gocce di emozioni”.

franco cortese

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