Nonostante le continue critiche internazionali per le gravi violazioni dei diritti umani, le sanzioni e le ripetute accuse di frode elettorale, Alexander Lukashenko, al potere dal 1994, con le elezioni che andranno in scena domenica prossima, si appresta a ottenere il suo settimo mandato come presidente della Bielorussia.
Dopo che nel 2020 l’oppositrice Svyatlana Tsikhanouskaya era riuscita a mettere in ombra “l’ultimo dittatore d’Europa”, il voto quest’anno è stato anticipato al mese di gennaio per ridurre la probabilità di proteste di massa a causa del freddo. Cinque i candidati: oltre a Lukashenko ci saranno tre rappresentanti di partiti filogovernativi e Hanna Kanapatskaya, formalmente indipendente ma indicata dall’opposizione comunque come emanazione di quel regime sempre più vicino alla Russia di Vladimir Putin.


