“UNITO” SULLE RINNOVABILI: L’ATENEO TORINESE DÀ CER…TEZZE ALLE COMUNITÀ

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Partecipato convegno ospitato presso la sede di via Nizza 52 nel capoluogo subalpino, nel quartier generale della scuola interfacoltà di biotecnologie, dove si sono confrontati i rappresentanti accademici, delle amministrazioni locali e delle associazioni categoriali

Le comunità energetiche rinnovabili sono un’opportunità che va gestita con realismo, competenza scientifica e giuridica, e soprattutto senza alimentare illusioni miracolistiche su immediati presunti enormi benefici economici tariffari per i loro beneficiari e utilizzatori finali. Su questi capisaldi si è svolto ieri mattina un incontro nell’ambito del programma denominato “Piattaforme scientifiche@Unito” – in uno con l’ufficio di collegamento Ilo (industrial liason office) – e articolato in una pluralità di seminari concomitanti.

A coordinare l’evento con successo è stato il Professor Alessandro Sciullo (nel riquadro della foto di apertura) coordinatore scientifico della piattaforma e del progetto Cer Unito per conto del dipartimento di culture, politiche e società, il quale si è soffermato sull’importanza che l’impatto sociale delle comunità energetiche rinnovabili sia misurato lungo tutto l’iter valutativo, istruttorio, deliberativo e non solo una volta che le stesse siano entrate in funzione ed esercizio.

Per questo è fondamentale maturare un approccio di tipo multidisciplinare che abbracci gli aspetti di carattere scientifico, economico finanziario e giuridico legale, perché soltanto dalla interdipendenza virtuosa di tutte queste sfaccettature diventa possibile creare un tipo di Cer che vada oltre la pur importante, soprattutto nella fase di avviamento e startup, fruizione degli incentivi fiscali e contributivi previsti dalla più recente decretazione attuativa introdotta un anno fa a completamento di una normativa italiana che ha recepito in ritardo una direttiva comunitaria europea.

Nella prima sezione sono pertanto intervenuti i professori Giuseppe Mandrone (Interateneo Scienze, Progetto e Politiche del territorio), Cristina Poncibò (Giurisprudenza) e Attilio Di Sabato (Economia e statistica “Cognetti de Martiis”).

Un secondo filone di riflessioni ha riguardato il lavoro di censimento e di assistenza al territorio piemontese (e valdostano) per catalogare e orientare le Cer esistenti, nonché quelle in cantiere o in progetto, grazie al lavoro congiunto di Unioncamere Piemonte e della Fondazione “Piemonte innova”, rappresentate rispettivamente daa Dottoressa Elena Fammartino e dal dottor Cesar Pacheco.

Il convegno si è concluso con una serie di testimonianze direttamente dai contesti locali, fra le quali quella proveniente dall’ex Sindaco di Settimo Torinese Aldo Corgiat oggi Presidente della cooperativa Dinamo, mentre ulteriori spunti sono arrivati da rappresentanti e delegati di comunità e strutture aggregative sorte per promuovere attività di produzione e di condivisione delle energie rinnovabili nei confronti delle categorie più vulnerabili e già in difficoltà, per esempio,nel pagamento delle bollette ordinarie.

Il convegno si è concluso con l’annuncio di approfondimenti volti a tesorizzare suggerimenti e sollecitazioni, mettendo a sistema le iniziative meritorie dei singoli soggetti ed enti partecipanti.

Dir politico Alessandro Zorgniotti