Il Primo Ministro ha preordinato i lavori della conferenza nazionale sull’istruzione superiore in cui è stato presentato il Documento politico politico programmatico proiettato al 2030 e concentrato sulla visione di allineare gli standards nazionali a quelli dell’Unione Europea
Uno degli aspetti affrontati dall’onorevole Rama ha riguardato il conferimento di dottorati di ricerca: “Li abbiamo sospesi per un certo periodo, poiché uscivamo da una fase di anarchia autentica della cosiddetta istruzione superiore. Sembra che siano passati cento anni, ma in realtà ne sono trascorsi soltanto dieci, con diciotto università che in realtà erano aziende dove gli studenti erano trattati alla stregua di clienti che dovevano necessariamente ricevere un diploma anche senza frequentare le lezioni”.
Rama ha ricordato che questa era la situazione dell’istruzione non pubblica a tutto il 2013: “Persistono sì dei problemi, ma nonostante ciò oggi li abbiamo affrontati e abbiamo messo in atto molti provvedimenti, ed è molto importante essere realisti gli uni con gli altri sul fatto che abbiamo effettivamente riaperto i dottorati, ma dobbiamo puntare a titoli di livello europeo”, ha affermato Rama: “È necessario approfondire il cambiamento avviato per mettere la ricerca scientifica al centro dello sviluppo del nostro Paese e attrarre anche in tal senso nuovi talenti operando nello stesso tempo per scongiurare la migrazione di quelli già presenti nel nostro territorio”.
