Anche in Italia si comincia a parlare sui media mainstream dei tentativi di interferenze russe nelle elezioni tedesche, mentre alle elezioni in Germania manca un pungo di giorni. Si vota domenica 23 febbraio e che vinceranno i conservatori di Merz è prevedibile, ma la composizione della coalizione è ancora molto incerta. Il clima è esacerbato anche da eventi che scuotono la pubblica opinione, come l’auto sulla folla a Monaco la scorsa settimana che ha causato 36 feriti.
L’inquietudine locale si inserisce in un quadro internazionale teso, mentre i leader europei, che oggi si incontrano a Parigi per un vertice informale, cercano di capire che ruolo avranno nei possibili negoziati di pace che Trump ha annunciato con Putin. Solo poche ore fa il vicepresidente Usa JD Vance ha usato contro l’Europa parole durissime, parlando di “libertà in ritirata” nella nostra Unione.
È in questo contesto che la disinformazione sui siti fake e sulle piattaforme social serpeggia, si gonfia, diventa virale e punta a infragilire quella che è stata la colonna portante dell’Europa come la conoscevamo dalla Seconda Guerra Mondiale.
