INDIPENDENZA ENERGETICA UFFICIALIZZATA NEL NUOVO PIANO PRIORITARIO NAZIONALE AL 2028

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L’Albania si sta muovendo rapidamente verso la produzione da fonti rinnovabili alternative o accompagnatorie all’idroelettrico, per ridurre la dipendenza dalle condizioni meteorologiche e dai cambiamenti climatici

In un momento in cui il clima e le sue implicazioni sono in cima all’agenda politica internazionale, l’Albania incoraggia gli investimenti nel settore energetico, fornendo un quadro di sostegno e trasparente agli investimenti locali ed esteri diretti, promuovendo gli stessi e rafforzando i sistemi di trasmissione dell’energia per supportare la maggiore capacità produttiva e generativa e con essa il commercio nazionale e regionale attraverso scambi locali e regionali e buone pratiche di efficienza energetica in tutti i settori, tra cui edilizia residenziale, edifici pubblici, sistemi di approvvigionamento idrico e irrigazione.

Nel Documento politico prioritario per il periodo compreso fino al 2028, da poco pubblicato nella Gazzetta Ufficiale e che definisce gli indirizzi principali della politica generale dello Stato, si annuncia che l’espansione delle capacità in tema di energia rinnovabile, il miglioramento delle infrastrutture trasmissive e l’avvicinamento delle politiche statali agli standard UE, riconosciute altresì dal Segretariato europeo per l’energia, hanno posizionato l’Albania in maniera ottimale per raggiungere l’indipendenza e la sostenibilità.

“L’impegno del Paese nella modernizzazione del settore energetico non solo aumenterà la stabilità interna, ma consoliderà l’Albania come leader regionale nel campo dell’energia verde”, si legge inoltre nel documento approvato dal governo Rama Balluku. Nell’ambito della cooperazione energetica regionale, all’inizio di gennaio 2025, l’Esecutivo albanese, assieme ai Governi dell’Italia e degli Emirati Arabi Uniti, ha firmato un accordo di cooperazione del valore di circa un miliardo di euro per creare una rete energetica sottomarina volta a trasmettere elettricità attraverso il mare Adriatico, rafforzando le infrastrutture esistenti e la capacità di produzione rinnovabile nella regione del Mediterraneo.

Secondo il progetto, la cui conclusione è prevista entro i prossimi tre anni, la rete di interconnessione energetica si estenderà per circa 430 chilometri lungo il fondale marino, collegando l’Italia con il Montenegro e la regione dei Balcani, e consentirà al Paese delle Aquile di commercializzare l’elettricità prodotta localmente.

Il 2024 ha segnato un aumento dell’energia solare, che ha contribuito al 6,75 per cento dell’energia totale prodotta, ovvero 430.000 megawatt/ora, con un aumento significativo rispetto al 2023 di 72.500 megawattora. La sola centrale solare di Karavasta ha prodotto il 55 per cento della generazione totale da fonte fotovoltaica.

Nel solo anno passato sono state concesse 16 nuove licenze per progetti solari, con una capacità totale pianificata di 253,14 megawatt, in aumento rispetto alle nove licenze concesse nel 2023, con una capacità di 102 megawatt, e alle 15 concesse nel 2022, con una capacità di 225 megawatt. L’impianto solare galleggiante di Vau e Dejes, novità assoluta con una capacità di 12,97 megawatt di picco, è in fase di implementazione e dovrebbe generare una media di 17.822 megawattora all’anno.

Sempre nel 2024 sono state avviate aste per progetti solari con una capacità di 300 megawatt tramite accordi di acquisto a lungo termine con il Governo. Si prevede che l’espansione delle capacità di generazione continuerà questa tendenza, concentrandosi sull’aumento della produzione solare ed eolica, basata sugli investimenti del settore privato, per aumentare ulteriormente il contributo da parte delle rinnovabili.

Le riforme del mercato elettrico hanno portato alla creazione della Borsa energetica albanese nel 2023, con 827.541 megawattora di energia scambiati a un prezzo medio unitario di 106,5 euro per megawatt/ora consentendo prezzi dell’energia a un tempo competitivi e remunerativi e una maggiore integrazione nel mercato internazionale.

(Nella foto di apertura: gli onorevoli Gilberto Pichetto e Belinda Balluku, titolari dei dicasteri dell’energia nei rispettivi governi)