“I dati preliminari parlano chiaro: i risultati del 2024 sono ottimi, in controtendenza rispetto a tutti gli altri broadcaster. MFE cresce, investe e rafforza la sua leadership in Europa, nonostante una concorrenza che opera senza gli obblighi degli editori tradizionali”
. A dirlo è Pier Silvio Berlusconi, Ceo di MFE-MediaForEurope, presentando i principali risultati economico-finanziari preliminari delle attività in Italia e Spagna dell’esercizio 2024, ancora privi del contributo della partecipazione in ProsiebenSat1 Media SE i cui risultati saranno comunicati la prossima settimana. Il Bilancio Consolidato dell’esercizio 2024 del Gruppo, su cui sono in corso le attività di verifica da parte della società di revisione, sarà approvato dal Cda nel corso della riunione prevista il 16 aprile.
Illustrando i dati, Pier Silvio Berlusconi ha sottolineato che l’utile netto “sale a 251 milioni di euro, oltre il 60% in più rispetto alle stime di inizio 2024. Il risultato operativo adjusted raggiunge i 370 milioni e la generazione di cassa si rafforza con un free cash flow in aumento del 23%. Il nostro indebitamento è ai minimi da dieci anni, un segnale chiaro della solidità del gruppo”.
In Italia, ha chiarito il Ceo di MFE, “abbiamo battuto il mercato. La nostra quota raggiunge per la prima volta il 40,9% in un settore iperconcorrenziale, superando i propri obiettivi con slancio. Un dato che conferma ancora di più l’evoluzione e la crescita del Gruppo”. E ora, ha indicato Pier Silvio Berlusconi, “siamo pronti alla sfida europea, ma è arrivato il momento di regole più giuste per tutti. Le big tech e i colossi dello streaming godono di vantaggi che, alla lunga, penalizzeranno non solo il settore dei media, ma tutte le aziende nazionali ed europee. Potere finanziario e poche regole, peraltro non rispettate, nel medio e lungo termine rischiano di indebolire l’intera economia, colpendo i livelli occupazionali e i salari dei lavoratori italiani ed europei. L’Europa deve agire per difendere il proprio mercato e garantire una concorrenza equa”.
In questo scenario, ha ribadito, “noi andiamo avanti con determinazione e una visione strategica chiara, continuando a innovare responsabilmente. Il nostro sistema crossmediale – con al centro una TV calda e nazionale che connette radio, web e digital out of home – è unico, tra i più avanzati per gli inserzionisti pubblicitari”.
Pier Silvio Berlusconi ha concluso indicando che “anche il 2025 è iniziato in crescita, con la raccolta pubblicitaria di gennaio in aumento dell’1% rispetto allo scorso anno. Il mercato rimane complicato, ma noi continuiamo ad assumere giovani. La nostra strategia punta a rafforzare ulteriormente il nostro essere editori in Italia e Spagna, investendo ancora di più in prodotti locali. E in futuro anche in altri paesi europei.
Ben sapendo che il domani dei broadcaster passa da una crescita dimensionale indispensabile per poter resistere ai giganti globali”.


