Apple ha annunciato nuove misure per migliorare la sicurezza online dei bambini e degli adolescenti, introducendo strumenti che aiuteranno i genitori a controllare l’uso delle applicazioni, ma senza assumersi la responsabilità diretta della verifica dell’età degli utenti.
Tra le novità, la funzione “Declared Age Range” permetterà agli sviluppatori di accedere alle informazioni sull’età fornite dai genitori al momento della creazione di un account per minori. Apple semplificherà inoltre la creazione di
questi account, obbligatori per gli utenti sotto i 13 anni e facoltativi per i minori di 18.
Le nuove misure arrivano mentre diversi Stati americani, tra cui Utah e South Carolina, spingono per una legislazione che obblighi gli store, come l’App Store, a verificare l’età dei minori e ottenere il consenso dei genitori prima di consentire il download di un’applicazione.
Apple cerca così un compromesso tra la sua posizione tradizionale – che lascia agli sviluppatori il compito di verificare l’età – e quella di aziende come Meta (Facebook, Instagram), che chiedono ai marketplace di assumersi questa responsabilità.
“L’annuncio di oggi è un primo passo positivo”, ha commentato un portavoce di Meta. “Ma i genitori vogliono avere l’ultima parola, quindi sosteniamo una legislazione che obblighi gli app store a verificare l’età e ottenere il loro
consenso”. Un’eventuale legge del genere coinvolgerebbe anche Google, che gestisce Android, il sistema operativo più diffuso al mondo.
Apple ha inoltre dichiarato che l’App Store fornirà più dettagli nelle descrizioni delle app, con informazioni su contenuti generati dagli utenti, pubblicità e controlli parentali disponibili. Alcune delle nuove funzionalità sono già integrate negli aggiornamenti più recenti di iOS, mentre il sistema di classificazione per età e altri strumenti verranno implementati nel corso dell’anno.


