Il Reddito di libertà aumenta da 400 a 500 euro al mese, destinato alle donne vittime di violenza

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Aumenta da 400 a 500 il contributo massimo mensile, per dodici mesi, del Reddito di libertà, destinato alle donne vittime di violenza in condizioni di povertà, con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali, per sostenerle favorendone l’emancipazione economica.

Lo stabilisce un decreto del ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, di concerto con quelli del Lavoro e dell’Economia, firmato il 2 dicembre e pubblicato ieri, 4 marzo, in Gazzetta ufficiale, che definisce la ripartizione dei 30 milioni del “Fondo per il reddito di libertà per le donne vittime di violenza”, 10 milioni all’anno per 2024, 2025 e 2026.

“Si tratta di un intervento di particolare importanza – si legge sul sito del Dipartimento perle Pari Opportunità – volto a sostenere l’emancipazione economica delle donne che si trovano in situazioni di violenza e che intendono fuoriuscirne. La domanda deve essere presentata all’INPS per il tramite degli operatori comunali del Comune di riferimento. Il decreto prevede un regime transitorio. Le domande presentate all’Inps non accolte per incapienza dei fondi hanno infatti la priorità rispetto alle nuove domande se sono ripresentate dalle donne interessate, per il tramite dei Comuni, dal 5 marzo al 18 aprile 2025, previa verifica da parte degli stessi Comuni, della sussistenza attuale dei requisiti per l’accesso alla misura. Le domande non ripresentate decadono in via definitiva